CRISTINA RUFINI;
Cronaca

Lavoro, maglia nera per la provincia Sempre meno le donne occupate

Secondo i recenti dati Istat un crollo importante in terra estense registrato nell’impiego al femminile. Diminuzioni dal 2.5 al quattro per cento a seconda della fascia di età. In crescita invece nel resto della regione.

di Cristina Rufini

In un quadro generale più che positivo in Emilia-Romagna, quanto a tasso di occupazione, la provincia di Ferrara è il fanalino di coda in regione – facendo registrare in quasi tutte le fasce di età crolli importanti – anche per l’occupazione al femminile, che invece è in crescita in regione e in molte delle altre province, ma purtroppo in forte diminuzione in terra estense. È ciò che emerge dal confronto dei dati tra il 2021 e il 2022 sul tasso di occupazione. Fotografia immortalata dal recente Rapporto Bes (benessere equo solidale) di Istat.

Da 20 a 64 anni. E’ la fascia di età più significativa per avere un quadro complessivo sull’andamento dell’occupazione. Ed è anche il range in cui l’Emilia-Romagna è cresciuta maggiormente, registrando un + 1,3 % del tasso di occupazione tra il 2021 e il 2022, raggiungendo il 74,8 e superando così di dieci punti percentuale la media nazionale dello scorso anno che è stata del 64,8%. Incremento del tasso registrato un po’ in tutta la regione, con punte a Modena di + 3,2%, con grande eccezione in terra estense, dove il calo è stato del 2%, dovuto essenzialmente al crollo dell’occupazione in rosa, passata dal 66,7% al 64,2%. In questa fascia in diminuzione anche l’occupazione maschile, che passa dall’80.2 % al 78,4.

Da 25 a 34 anni. Andando a restringere il campo di età, pur sempre tra i giovani, qui il crollo è sensibile nel complesso, con un meno 9% tra il 2021 e il 2022, a prescindere dal genere, considerando che in questo range, secondo Istat, la provincia è passata dal 78,1 per cento di occupati a 69,1. A fronte di un incremento regionale di +3,6%. In questa forbice, l’unica tra le numerose prese in esame, la diminuzione ha interessato maggiormente i maschi, passati dall’89,9 al 77,4, mentre le donne dal 65,3 al 60,4%.

Da 35 a 49 anni. Salendo con l’età, nella piena maturità, la situazione non cambia, soprattutto al femminile, considerando che nel 2021 l’80,5% di questa età era occupata, per poi scendere al 76, 5%. Più lieve il calo per i maschi passati dal 91,3 % al 90.

Da 45 a 54 anni. Anche in questa fetta di età, l’occupazione al femminile è in calo, seppur meno sensibile, passando dall’83,3% di occupate nel 2021 a 83,1 dello scorso anno. In notevole aumento, in questa fascia, l’occupazione maschile che passa da 88,7 a 91,6%.

Situazione regionale. Appurato che il crollo del tasso occupazionale ha riguardato prevalentemente la provincia di Ferrara e in maniera marcata il gentil sesso, la condizione estense è ancor più pesante se passiamo al confronto tra Ferrara e le altre province della regione Emlia-Romagna. Tra i 20 e i 64 anni infatti il dato regionale è salito dell’1,3 per cento. Ma hanno registrato il segno più anche province come Parma ( da 73,5 a 76,1%), Piacenza (da 73,4 a 73,8). E poi Ravenna (da 74,4 a 75,5%) e Forlì-Cesena (da 73,9 a 75,4), per quanto riguarda i dati complessivi. Se diamo un’occhiata nello specifico all’occupazione femminile, in tutte le altre province dell’Emilia-Romagna nel passaggio dal 2021 al 2022 è stato registrato un incremento, con picco a Modena, dove si è passati dal 63,4 al 70,3 % delle donne occupate tra i 20 e i 64 anni. .