"È una festa per tutte le anime della città"

La soddisfazione del primo cittadino Accorsi: "Ventinove anni fa avevo qualche mese, oggi mi sono trovato a organizzarla da sindaco"

"È una festa per tutte le anime della città"

"È una festa per tutte le anime della città"

CENTO

Immerso nel rosa della sua città e in attesa della tappa il sindaco Edoardo Accorsi.

Che effetto fa aver riportato il Giro a Cento dopo 29 anni? Quale emozione prova come sindaco e come cittadino?

"Quando ho ricevuto la notizia ho subito pensato a questo importante anniversario. Riportare, dopo quasi 30 anni, la manifestazione nella città è un’emozione unica, resa ancora più straordinaria dal fatto che abbiamo voluto, sin da subito, rendere questa occasione una festa per la città, per riunire tutte le sue anime, quella sportiva, commerciale, culturale, sociale sotto il cappello del Giro d’Italia. Trent’anni fa avevo giusto qualche mese, e come me, tante e tanti giovani centesi non hanno potuto mai godere dello spettacolo: spero che sia, per loro, indimenticabile".

Qual è l’aspetto che più l’affascina della corsa rosa, da spettatore?

"Ho seguito il Giro come spettatore perché in Italia e nel mondo è conosciuto per il suo essere competizione, ma anche come straordinario esempio di passione sportiva. Questo sicuramente è l’aspetto che mi affascina di più: lo sport come impegno, fatica ma tanta passione che sa riunire le persone. In più è la manifestazione sportiva per eccezione che attraverso la sue memorabili pedalate ripercorre la storia umana, politica e culturale del nostro Paese".

Essere città di tappa è un prestigio che molte località italiane non hanno ancora vissuto, quale il segreto di Cento?

"Ci vuole anche un po’ di fortuna (ride, ndr). Grazie all’impegno di tutti, Regione compresa, abbiamo potuto cogliere questa opportunità. Da tanti, la tappa della Romagna e di Cento è stata definita come commemorativa del terremoto che ci ha colpito nel 2012 e della terribile alluvione dell’anno scorso. Ecco questo è un aspetto importante, perché come dicevo prima, lo sport sa anche ricordare e dare il giusto valore al sacrificio e alle difficoltà".

Cosa offrirà Cento quel giorno a cittadini e turisti sportivi e non?

"Il lavoro per arrivare a venerdì 17 maggio è stato tanto, e il suo culmine sarà proprio il giorno dell’arrivo. Così come tante sono state le attività e le iniziative, coordinate dal Comune ma anche di iniziativa delle singole realtà, che hanno accompagnato questi mesi. La più evidente è certamente l’allestimento della città, che da qualche giorno si è tinta del rosa delle meravigliose altalene create da centinaia di famiglie, scuole e bambini che hanno partecipato con entusiasmo a questa attività, così come gli stendardi realizzati dal Comune. Cento è pronta ad accogliere i turisti e gli appassionati, che avranno l’occasione di visitare la Pinacoteca, o passeggiare per il nostro centro storico e godere della nostra ottima offerta commerciale. Colgo qui l’occasione per ringraziare ancora una volta tutti coloro che hanno lavorato per questo, a partire dagli Uffici Comunali coinvolti, la polizia locale insieme alle forze dell’ordine, alle associazioni di volontariato con cui, insieme, stiamo coordinando tutte le varie procedure di sicurezza e di gestione dell’ordine pubblico".

Quale risposta vi aspettate da parte? E che tipo di risultati per la città in termini economici e turistici, a breve e lungo termine?

"Cento sarà sotto i riflettori della televisione pubblica, in Italia e in mondovisione, per un giorno intero. Credo che sia una cosa mai capitata, o sicuramente, molto rara. Per questo, mi aspetto che ci sia modo di valorizzare tutte le eccellenze del nostro territorio, in termini culturali e di promozione turistica. Il nostro Paese è bellissimo, e il Giro dà la possibilità di conoscere e valorizzare le bellezze italiane: sono certo che questo avverrà anche per la nostra città. Raccoglieremo i frutti di questo grande lavoro a partire dai mesi che seguiranno l’arrivo del Giro".

Laura Guerra