
Si amplia il raggio delle verifiche disposte dalla procura, incaricato un esperto anestesista-rianimatore. Al via a breve altri rilievi tecnici sul balcone crollato, saranno affidati a un ingegnere edile.
Si allarga il raggio degli accertamenti investigativi sulla tragedia di Davide Benetti, il maestro 43enne morto a seguito del crollo del balcone di una villa settecentesca durante una gita scolastica a Ro. Eseguita nei giorni scorsi l’autopsia sul corpo dell’insegnante e su suggerimento dei medici legali che hanno svolto gli esami, il pubblico ministero Sveva Insalata ha ritenuto necessario disporre qualche accertamento in più. Il versante da approfondire è quello anestesiologico e della rianimazione. Da qui la decisione di incaricare un ulteriore esperto per approfondire alcuni aspetti che potrebbero essere legati a una eventuale colpa medica. Essendo già stata eseguita l’autopsia, le attività del nuovo consulente saranno principalmente su cartelle cliniche e documentazione sanitaria. Parallelamente, procedono anche le attività finalizzate a chiarire le ragioni del crollo del balcone. Per svolgere queste ulteriori verifiche, a breve verrà conferito l’incarico a un ingegnere edile di Bologna. Il tecnico dovrà chiarire cosa ci sia dietro al cedimento della struttura, se si sia trattato di una tragica fatalità o se invece ci fossero carenze strutturali, di manutenzione o di costruzione. Al momento, l’inchiesta è aperta per le ipotesi di reato di omicidio colposo e lesioni colpose (queste ultime in relazione alla guida turistica 68enne precipitata insieme al docente e rimasta ferita). Unico indagato è il proprietario della villa.
L’incubo culminato con la morte del maestro Davide è iniziato una grigia mattina di pioggia. Era il 9 dicembre quando due classi della scuola di Ro (una delle elementari e una delle medie) si erano recate in gita a villa Rivani Farolfi, una residenza settecentesca alle porte di Ro. Durante la visita all’interno dell’edificio, prima i bambini e poi insegnante e guida si erano affacciati sul terrazzino che si apre sul giardino della dimora storica. Al peso degli alunni, il balcone ha retto. Così non è stato quando ci sono saliti i due adulti. La struttura si è sgretolata sotto i loro piedi, facendoli precipitare per circa quattro metri. Nella caduta entrambi avevano riportato diverse ferite. Sulle prime le loro condizioni non sembravano gravi. Col passare dei giorni, però, la situazione di Benetti si è complicata fino alle estreme conseguenze. Nove giorni dopo l’incidente, il cuore del 43enne ha cessato di battere nel letto dell’ospedale di Cona in cui era ricoverato da quel maledetto giorno. Il tragico epilogo ha suscitato dolore e sconcerto sia a Ro, paese in cui lavorava, che a Copparo, dove il maestro Davide viveva ed era conosciuto e stimato.
Federico Malavasi