FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Mafia nigeriana, altro arresto In manette il pusher ‘dissidente’

George Abamu, detto ‘Axman’, era sfuggito alla cattura ma è stato individuato dalla polizia di Stato. Era entrato in rotta di collisione con uno dei capi, il quale aveva minacciato di rispedirlo in patria

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di Federico Malavasi

Dopo il fedelissimo di Emmanuel Okenwa, alias Dj Boogye, cade nella rete della polizia un altro nigeriano accusato di essere un membro del clan mafioso degli Arobaga Vikings. George Abamu detto ‘Axman’, 25enne incensurato e senza fissa dimora, è stato arrestato nelle scorse ore a Padova. Secondo le ricostruzioni della polizia di Stato, Abamu sarebbe stato uno spacciatore di droga attivo per conto dell’associazione tra le province di Padova e Venezia. Il giovane era sfuggito alla cattura quando, al culmine dell’operazione ‘Signal’, la squadra mobile ha dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare a carico dei vertici del clan. Le ricerche però non si sono mai interrotte fino a quando i poliziotti, coordinati dal pubblico ministero Roberto Ceroni, non hanno individuato la sua abitazione nella città patavina.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato una decina di grammi di eroina divisi in quindici involucri ben nascosti all’interno di una specchiera. Nella sua attività di spacciatore, ‘Axman’ si rapportava principalmente con Emmanuel Albert detto ‘Ratty’, coordinatore della zona di Padova per conto dei Vikings e con Boogye, il dj di musica Afro beat che faceva base a Ferrara e ricopriva il terzo gradino della scala gerarchica del clan mafioso. In particolare, ‘Axman’ e Boogye si erano incontrati a Parma, durante il funerale di un connazionale. Subito dopo, avevano partecipato a una riunione dell’organizzazione a casa del referente per la città ducale. Abamu teneva poi i contatti con Vina Ben ed Eveline Monday, le ‘ovulatrici’ degli Arobaga, incaricate di trasportare la droga dall’Olanda nascondendola all’interno del proprio corpo. All’arrivo dello stupefacente, insieme ad altri complici ‘Axman’ si occupava di smistarlo nelle diverse piazze di spaccio controllate dalla cosca e di farlo avere ai clienti abituali.

Dalle intercettazioni raccolte nel corso dell’inchiesta, emergono poi alcune frizioni tra lo spacciatore e il suo coordinatore, quel ‘Ratty’ già arrestato nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari. In particolare, Albert minaccia di rispedire Abamu in Nigeria perché aveva scoperto che il giovane intratteneva contatti con alcuni affiliati dissidenti, in quel momento in aperto contrasto con lo stesso ‘Ratty’. I ‘ribelli’ volevano infatti destituirlo dal suo ruolo predominante nella città patavina. Uno di essi aveva addirittura minacciato di ferirlo a colpi di machete. Con la cattura di George Abamu, arrivata a poche ore da quella di un altro pezzo grosso dell’organizzazione, Godspower Okoduwa detto ‘Dozen’, ci si avvicina sempre di più alla chiusura del cerchio intorno ai membri degli Arobaga Vikings destinatari delle misure cautelari nell’ambito dell’operazione Signal, la maxi inchiesta che ha permesso di tagliare i tentacoli della ‘piovra nera’ tra Emilia, Veneto e Piemonte. Al momento all’appello mancherebbero soltanto un paio di ricercati, forse riparati all’estero per sfuggire all’arresto.