"Mafia nigeriana, il ministro chiarisca"

I parlamentari leghisti. Tomasi e Cestari interrogano. Lamorgese: "Ci dica quali sono. gli elementi a sua conoscenza"

Migration

Un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese "quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda assumere per implementare gli strumenti operativi e informativi per il contrasto dei fenomeni criminosi legati all’immigrazione in Italia". L’atto, protocollato nei giorni scorsi dai parlamentari ferraresi del Carroccio Maura Tomasi ed Emanuele Cestari, prende le mosse dall’operazione della polizia che ha smantellato "il sodalizio criminale nigeriano operante nello spaccio di droga e nello sfruttamento della prostituzione tra Ferrara e Torino". Nell’interrogazione si legge che "la mafia nigeriana, oggetto dell’operazione ‘Signal’ è risultata essere quella dei ‘Supreme Viking Arobaga’, collegata ad un network internazionale ed è stata da anni oggetto di denunce da parte dei cittadini e della politica locale, in particolare per quanto riguarda i rapporti che alcuni esponenti della comunità nigeriana intrattenevano con il Comune".

In particolare, scrivono Tomasi e Cestari, "risulterebbe che Emmanuel Okenwa, detto ‘dj Boogye’, al vertice di tale sodalizio criminale, avesse preso parte ad iniziative organizzato o partecipate dal Comune". Dunque ai due parlamentari della Lega "pare opportuno – si legge nel testo – che gli enti locali siano informati, anche per il tramite delle prefetture sui territori, senza ovviamente compromettere l’esito delle indagini, circa l’opportunità di coinvolgere esponenti di così alto livello criminale in iniziative pubbliche che rischiano di compromettere, deridendola, l’immagine delle istituzioni". Sulla base di questi presupposti dunque, la richiesta degli interroganti è quella di capire "di quali ulteriori elementi il ministro Lamorgese sia a conoscenza". Al di là degli effetti che potrà sortire questa interrogazione dei parlamentari ferraresi, qui a Ferrara si procede verso la costituzione di una commissione consiliare d’indagine per fare luce sull’eventuale presenza di infiltrazioni mafiose in città. Sul nome del consigliere che presiederà l’organo ancora pende il silenzio. Da alcune indiscrezioni, circolerebbe una rosa di possibili ‘papabili’. In pole position potrebbero esserci la consigliera Francesca Savini e la collega del Carroccio Annalena Ziosi. Si vocifera anche di una possibile commissione guidata dal leghista Stefano Solaroli oppure da Ciriaco Minichiello.

Federico Di Bisceglie