
Il tragico incidente in cui hanno perso la vita due braccianti
Portomaggiore, 21 giugno 2024 – due braccianti pakistani che hanno perso la vita nell’incidente di lunedì scorso a Portoverrara, nel tratto di via San Carlo che va dal centro abitato della frazione portuense al ristorante “Baruffino”. La morte di Ali Babar, 35 anni e del collega Muhammad Shaba, 39 anni, ha destato un’ondata di commozione a Portomaggiore, ma ancor di più nella comunità pakistana. “Stiamo aspettando il via libera dal magistrato – afferma Arshad Muhammad, referente della comunità pakistana portuense – I loro parenti si sono attivati per riportare le salme in Pakistan, vorremmo prima pregare per loro nel nostro Centro. Tutto dipende dai tempi della procedura. Ancora non è possibile, ma speriamo di farlo al più presto”. Nel frattempo sono stati dimessi tutti gli altri operai pakistani che erano stati ricoverati negli ospedali della Regione; stanno bene, hanno bisogno di riposo, cure e accertamenti. Tutti gli operai coinvolti erano stati assunti regolarmente all’interno dell’azienda Salvi Vivai; la loro era una vita dura, sveglia all’alba e poi un lungo viaggio dal Portuense a Lagosanto, nelle serre dell’azienda. Il loro turno di lavoro era come quello della fabbrica, dalle 6 alle 14; erano a pochi chilometri da casa finché Babar Alì, che era alla guida della Opel Zafira, ha perso il controllo della monovolume, finendo nel canale che costeggia la carreggiata. I cinque sopravvissuti erano sistemati sul sedile posteriore, mentre è stato fatale a Babar Alì e a Muhammad Shaba la posizione anteriore, perché il mezzo è entrato in acqua con il muso e poi si è ribaltato. Chi era collocato davanti è rimasto intrappolato nell’abitacolo e non ha avuto scampo. Sulla tragedia il capogruppo di Uniti per Portomaggiore, Roberto Badolato, non fa sconti: “Stiamo assistendo alla fiera dell’ipocrisia. Abbiamo segnalato numerose volte questi problemi che oggi vengono sbandierati da sindacati e sindaci, i quali rispondevano ai nostri allarmi accusandoci di volere strumentalizzare la situazione per meri interessi politici. Oggi tutti in prima fila a stracciarsi le vesti, appellandosi al rispetto delle della legge, denunciando case e garage stipati con materassi in ogni angolo, auto fatiscenti, sfruttamento sul lavoro. Tutte storture di cui ci si accorge solo ora?”.
Si dovrebbe tenere una vegli a funebre nel Centro islamico di via Leonardo da Vinci per i