MARIO BOVENZI
Cronaca

Po, il giorno della piena. Scatta l’allerta rossa: “Ordinanza di evacuazione”

Firmata dal sindaco Fabbri in via precauzionale per sette famiglie. A Pontelagoscuro oltre la soglia di 2,23 metri. Arrivano le barriere di protezione

L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha emesso una nuova allerta rossa per la costa e la pianura ferrarese

L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha emesso una nuova allerta rossa per la costa e la pianura ferrarese

Ferrara, 22 ottobre 2024 – A lanciare l’allarme nelle prime ore del mattino è un pescatore. L’acqua ‘ruscella’ sulle chiuse, si sono formate due cascatelle che dal Po finiscono nella conca, il bacino d’acqua che, oltre la seconda diga, porta al canale Boicelli.

Approfondisci:

Allarme fiumi, Po in piena. L’Emilia Romagna: “Stato d’emergenza nazionale e i primi 50 milioni”, la diretta

Allarme fiumi, Po in piena. L’Emilia Romagna: “Stato d’emergenza nazionale e i primi 50 milioni”, la diretta

La porta d’acqua della città di Ferrara. Siamo ad una cinquantina di metri dal ponte sulla statale 16, il ponte che unisce la nostra provincia con quella di Rovigo. Da una parte c’è Pontelagoscuro, oltre il Grande Fiume c’è l’abitato di Santa Maria Maddalena.

Approfondisci:

Alluvioni, ecco il piano per l’Emilia Romagna

Alluvioni, ecco il piano per l’Emilia Romagna

Andrea Poggioli, 40 anni, pescatore, non è il solo ad accorgersi che c’è qualcosa che non va. Stefano Calderoni, presidente del consorzio bonifica di Ferrara, spiega cosa è successo. “Il fiume Po è cresciuto in maniera decisa, l’acqua ha scavalcato le paratie che delimitano la conca del Boicelli, erodendo anche parte del terreno – racconta –. Abbiamo contattato subito la Regione che ha la competenza per la conca, è intervenuta rapidamente e con una gru ha collocato alcune barriere, si tratta di banconi, che servono in pratica per innalzare l’argine, per proteggere la conca dal Po. Il livello in queste ore è salito. È salito molto”. Dopo l’intervento l’acqua nella conca ha cominciato lentamente a scendere. Ma non è ancora finita.

Sarà oggi il giorno più lungo. L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha emesso proprio per la giornata di oggi una nuova allerta rossa per la costa e la pianura ferrarese, a causa del transito della piena del Po. Le squadre di Aipo stanno sorvegliando le rive del grande fiume, la navigazione è stata sospesa, vietato avvicinarsi nelle golene che sono gonfie d’acqua. Il sindaco Alan Fabbri ieri ha firmata l’ordinanza di evacuazione che riguarda sette nuclei familiari e quattro attività che si trovano nell’area golenale del grande fiume sulla sponda ferrarese. “I cittadini e le ditte elencate nell’ordinanza – così una nota – dovranno evacuare dagli immobili presenti in golena in caso di superamento della soglia idrometrica di livello 3 pari a metri 2,50. Si tratta di una firma preventiva, effettiva per il momento in cui il Po salirà a tale livello in cui scatta la soglia rossa”. Ieri alle 11.30 il Po all’altezza di Pontelagoscuro aveva superato abbondantemente la soglia di preallarme arancione, con un livello di 2.01 metri, in costante aumento; 2,08 alle 13.30, 2,18 alle 16.30, mentre alle 18) aveva toccato quota 2,23 metri. “Abbiamo attivato il Centro operativo comunale (Coc) – continua Fabbri – con i dirigenti del Comune e siamo in costante contatto con la Protezione civile. Insieme ad Asp stiamo verificando la convenzione per dare supporto di alloggio temporaneo, qualora ce ne fosse bisogno, alle famiglie coinvolte dalla piena”.

Dal 18 al 20, continua Calderoni, “abbiamo pompato 50 milioni di metri cubi di acqua, pari ad una volta e mezzo la diga dei Ridracoli”. È la rete dei consorzi, il reticolo di canali l’ancora per far defluire le acque e garantire la sicurezza idraulica di tutto il territorio. “La terra è satura d’acqua – chiude – a questo punto ogni goccia finisce per forza nella rete, il terreno non riesce ad assorbire più nulla. I progetti, le opere per salvaguardare il territorio le stiamo facendo. Ma abbiamo bisogno di tempo per realizzarle”.