
Nicolò Savona in maglia Spal Primavera. Lunedì il suo primo gol in A con la Juve
Tra i tifosi della Juventus e più in generale gli appassionati di calcio ha destato un certo scalpore la prestazione impreziosita da un bellissimo gol al debutto da titolare in serie A di Nicolò Savona. Forse non tutti ricordano che il terzino destro classe 2003, quattro anni fa giocava nella Spal Primavera di mister Scurto, una squadra piena di atleti di talento che stanno facendo parlare di sé. In quegli anni il settore giovanile era diretto da Ruggero Ludergnani, affiancato nel ruolo di responsabile scouting da Giacomo Laurino che adesso è il direttore sportivo dell’ambizioso Desenzano in serie D. "Era la stagione 2020-21 – ricorda Laurino –, e quella perfezionata con la Juventus fu un’operazione intelligente. Il club bianconero lo fece uscire per farlo giocare con continuità, concedendoci però soltanto il prestito secco: un chiaro segnale di quanto credeva nel ragazzo".
Che stagione fu quella di Savona in biancazzurro?
"Molto positiva. Inizialmente non giocò tantissimo perché aveva davanti Iskra che qualche mese prima aveva addirittura debuttato in A, poi nella seconda parte della stagione fu impiegato tanto riuscendo a dimostrare il proprio valore".
Cosa vi colpì di lui?
"Non era un predestinato, ma un grande lavoratore. Un ragazzo serio, taciturno e molto esile che doveva ancora strutturarsi a livello muscolare. Ma le doti si vedevano chiaramente. La sua storia è bellissima: è arrivato alla Juventus da bambino, poi è rientrato alla base sbocciando nella Juve Next Gen e ora abbiamo visto quello che sta facendo in A".
Fa una certa impressione ricordare i nomi della squadra di Scurto.
"La formazione titolare era pazzesca: Galeotti in porta, Savona o Iskra a destra, Peda e Owolabi centrali e Yabre a sinistra, Ellertsson, Zanchetta e Attys a centrocampo, Seck, Moro e Cuellar in attacco. Praticamente mezza squadra gioca tra A e B, e comunque tutti stanno facendo carriere importanti".
Lei è reduce da un bellissimo campionato di D nel Corticella, giusto?
"È stata una stagione eccezionale: siamo arrivati terzi migliorando la media punti dell’anno precedente con l’ottava squadra più giovane della D. Inoltre, quattro ragazzi sono in C".
A Desenzano l’obiettivo è vincere il campionato di serie D? "Sì, ci proviamo. È una realtà molto importante: abbiamo puntato su un tecnico che ha vinto il campionato quattro volte come Gaburro. E poi abbiamo un certo Paloschi al centro dell’attacco, un giocatore che in serie D non c’entra nulla".
s.m.