Single e amore, ecco come funziona lo Speed Date

Ferrara, 20 febbraio 2016 - Venerdì sera, ore 20,30. Mi sistemo i capelli ed entro nel locale, ripetendomi in testa due o tre vite immaginarie da spendere per lo Speed Date (per chi non lo sapesse, è un gioco inventato negli Stati Uniti per conoscere persone nuove del sesso opposto, reso famoso col telefilm Sex and the City). Stasera sarò Alice Bianchi, single ventisettenne, maestra d’asilo e laureanda in Lettere a Bologna. Hobby: fotografia, cinema e gatti. Appena entrata, scelgo un numero, il 7. Anche gli altri partecipanti ne hanno uno, attaccato sul vestito o sulla giacca. È l’unico modo, iniziale, per riconoscersi. In città, è da tre anni che lo speed date viene proposto da Feshion Eventi, per far incontrare i single della provincia. In realtà, sono pochi i partecipanti di Ferrara. C’è chi viene da Imola, chi dalla provincia, chi dal bolognese, chi dal Veneto. Ci sono persone di varie età, comprese tra i 25 e i 40 anni. Chi per curiosità, chi per divertirsi una sera, chi perché «è stata un’amica a iscrivermi», tutti si ritrovano a guardarsi intorno. È ora di mettersi in gioco. I partecipanti, a coppia, vengono fatti sedere uno di fronte all’altro in un tavolino. Si può parlare per tre minuti, per cercare di conoscersi. Scaduto il tempo, l’uomo si alza e passa al tavolo accanto, per incontrare la prossima partecipante. Ognuno di noi ha una scheda, dove indicare il numero dei partecipanti ritenuti appetibili. Se l’interesse è reciproco, Cupido ha vinto. Ma chi va agli speed date? Certo, tre minuti sono davvero pochi per capirlo. Nonostante tutto, questa è la mia personale casistica. Anzi, quella di Alice Bianchi. IL PROFESSIONISTA. È quello che sa come funzionano queste cose. Di Speed Date non se ne perde uno in tutto il nord est. Si è preparato a casa, provando più volte davanti allo specchio e col cronometro ben in vista. È pronto a tutto, sa tutto, niente lo imbarazza più. Comunque vada, per lui, sarà un successo. L’INGEGNERE. Preciso nel fare domande, ma poco conciso ed efficace nel dare risposte. Studia le tue con attenzione, valutandone pro e contro. Metodico nel rispondere, all’ingegnere servirebbero almeno 2 ore e 47 minuti ad incontro, per raccontare la sua storia personale, l’amore per il clarinetto e il solfeggio, il delicato fragore che fa una foglia che cade, (devo continuare?). IL FISIONOMISTA. Ti ascolta per un po’, ma il suo sguardo è già perso all’altezza del chakra del terzo occhio. Pensi sia amore, invece poi esordisce con un «io ti ho già visto da qualche parte». E lo ripete, con aria di sfida, passando a elencare tutti gli amici che potreste avere in comune. LO SMEMORATO. «Allora, tu sei il numero 7, vero?». Nella vita, ha paura di sbagliare. Figuriamoci a uno speed date. Agitato per natura, le donne sono per lui una difficoltà pari alla scalata dell’Everest. Impacciato ma buffo, si vede che è un romanticone. Crede nell’amore, anche se le batoste sono state tante in passato. L’INVESTIGATORE. È quello che prende appunti, su tutte. In questo caso, spero che anche le altre ragazze si siano trasformate per una sera in un’Alice Bianchi o in una Giulia Rossi. Anche se la doppia identità è sicuramente un dato apprezzabile per fargli aprire una nuova pista investigativa. IL VERGINE. Nel senso che è del segno della Vergine. IL TOMBOLA. È quello che ha capito il senso della vita, e ci gioca a piene mani. Sulla sua scheda ci sono tutti i numeri delle partecipanti. Qualcuna ricambierà, la matematica non è un’opinione.

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Il profilo dei frequentatori degli incontri ‘veloci’ per trovare l'anima gemella