La gioia di Petagna (foto Ansa)
Ferrara, 17 settembre 2018 - Adesso la Spal fa paura. Batte in casa l’Atalanta con la doppietta di Petagna (2-0) ed è seconda in classifica. L’atmosfera è calda. Le luci del calcio sono su Ferrara. Semplici ripropone gli undici che hanno fatto bottino con Bologna, Parma e sono caduti a Torino.
La Spal scava il suo tunnel a destra, sull’asse Lazzari e Kurtic. I due si capiscono, parlano la stessa lingua. Prendono l’appoggio di Petagna e via. Al centro – a parte lo svarione di Schiattarella al 3’ che poteva costare carissimo – c’è Missiroli. La banda Gasperini si presenta con la sua geometria di passaggi e il suo spirito. Cercare l’uno contro uno, osare e prendersi il rischio.
Ma al (nuovo) Mazza è dura: chi arriva in area ci arriva male, a fatica e con palle sporche. Lo dicono i dati, pochissime le parate difficile al quale è chiamato Gomis. Al 9’ Missiroli raccoglie la palla recuperata fa a fette gli avversari. La sua conclusione è forte, ma fuori. Ecco, i biancazzurri hanno più armi. Detta così sembra facile. Però Lazzari – anche ieri preso a calci per essere fermato – non è l’unica corda. Petagna legna, con Masiello è sfida pelle contro pelle, e cerca i compagni. Al 38’ addomestica palla cadendo e mette in mezzo. La palla bolle, è buonissima. Gollini vola e respinge, sul tap-in Fares rimbalza sulla difesa avversaria.
Il ritorno è in campo mette sul piatto una Spal come quella del primo tempo ma con il di più di fare male. Tanto male. Ancora Lazzari, sempre lui, vola sulla destra e viene abbattuto. Per inciso: ieri ha fatto ammonire prima Freuler poi Gosens. Schiattarella la mette in mezzo. Il colpo di testa di Felipe viene fermato da Gollini. Sulla ribattuta si butta come un ossesso Petagna. Gol. Sotto la Ovest. Esplosione. Ma la dinamite è nell’aria. Gira il 10’, Missiroli sradica palle e la dà a Petagna. Il centravanti prende a sassate la sua ex squadra e, complice una deviazione di Toloi, raddoppia: 2-0 e doppietta personale. La prima, per lui, in serie A. Sabato (alle 18) si va Firenze. E ci si va da pari a pari.