Spal, diffidare della Sampdoria. Il futuro si gioca oggi

L’ultimo match alle 18. Vincere per ‘ripararsi’ da eventuali scherzi dei calabresi. Con il Carlino in regalo il poster dei biancazzurri

Il capitano Mirco Antenucci (foto Businesspress)

Il capitano Mirco Antenucci (foto Businesspress)

Ferrara, 20 maggio 2018 - Non una partita qualunque, non una partita qualunque. Leonardo Semplici l’ha definito IL match degli ultimi cinquant’anni, e in effetti, più o meno è così. Sul far della sera, alle 18, un ‘Paolo Mazza’ al limite della sua capienza per i tifosi della Spal (e con 700 ospiti in curva est) si vestirà di bianco e di azzurro per sospingere capitan Antenucci e compagni verso un altro anno di permanenza in serie A.

I termini degli ultimi novanta minuti sono noti. La Spal è salva vincendo, oppure se centra il medesimo risultato del Crotone impegnato a Napoli. Arrivassero i tre punti, non ci sarebbe da soffriggere sugli spalti quanto si è rosolata sulle braci una città intera da domenica scorsa a oggi. Ma c’è di mezzo una Sampdoria, così come si spera che al San Paolo gli azzurri di Sarri facciano il loro senza scansarsi.

La Samp di Giampaolo sale a Ferrara per dimostrare al suo allenatore di quali doti morali e caratteriali sia in possesso, in vista dei consuntivi di fine anno. Su questo tasto il tecnico doriano ha spinto ieri, visto che alla classifica non ha altro da chiedere. Mancheranno per infortunio Viviano in porta, Zapata in attacco, Sala e Barreto. Quagliarella ieri si è allenato ed è recuperato, ma non essendo al meglio sembra inizialmente candidato alla panchina. La Spal dovrà diffidare di questa Samp, un po’ perché anche Semplici ha i suoi cerotti, e un po’ perché comunque un Giampaolo che ancora rimane nel mirino del Napoli se parte Sarri, in campo mette fior di giocatori. Silvestre è il perno della difesa, l’ex carpigiano Belec ha fatto i miracoli contro il Napoli, Torreira al passo d’addio è sul podio dei migliori registi del campionato e Caprari e Kownacki sono attaccanti di ottima prospettiva. I biancazzurri dovranno gettare sul campo stimoli che si presumono superiori, dato il traguardo ancora da tagliare, e poi corsa, voglia, agonismo e l’affetto dei loro dodicimila e passa. Solo così potranno spuntarla e regalare ai tifosi un’altra festa, dopo le due degli ultimi anni. Così e confidando nelle difficoltà esterne di una Samp che fuori ne ha perse 11 su 18 raccogliendo gli stessi 15 punti della Spal.

Semplici manca a sua volta di gente importante. In difesa rientra da squalifica Vicari ma se ne escono per la stessa ragione il fiero Cionek e Salamon. A centrocampo Schiattarella sarà in panca per onor di firma, ed è squalificato Everton, a fronte dei recuperi di Viviani, e di Lazzari e Mattiello in fascia.

Tra assenti e giocatori che vengono da settimane di stop, il tecnico chiederà a tutti di arrivare col cuore dove non potranno giungere le gambe. Altra via non c’è. Gomis sarà confermato in porta, Simic sarà il piccolo De Vrji della Spal, visto che è in prestito proprio dalla Sampdoria. Viviani riprenderà la bacchetta in regìa e la lunetta su punizioni e calci d’angolo, Lazzari la fascia destra con Mattiello pronto a rilevarlo. In campo scenderanno tantissimi di quelli che più han tirato la carretta. A un passo dal sogno, Ferrara chiede loro l’ultimo sforzo.