Cagliari, Bari, Venezia e Genoa Un tour de force

Dal 27 agosto all’1 ottobre il calendario biancazzurro proporrà tante nobili decadute scese dalla serie A

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Matteo

Langone

Chiamatele montagne russe, con momenti da brivido misti a periodi di divertimento. Il cammino della Spal nella stagione che si appresta a cominciare è tutto da scoprire: il calendario, stilato a metà luglio, è un insieme di alti e bassi. Un giusto mix, verrebbe da dire, tra sfide complicate e partite invece meno ostiche. Tanto, ovviamente, dipenderà dal percorso che faranno anche e soprattutto gli avversari ma, ad oggi, si può dire che grossomodo i biancazzurri hanno davanti a loro un tragitto abbastanza lineare. Con un solo vero momento critico. Ma andiamo con ordine.

La partenza è, sempre ‘sulla carta’, tutto sommato tranquilla: il 14 agosto al Mazza arriva la Reggina di un Super Pippo voglioso di dimostrare il proprio valore, certamente, ma anche alla prima vera sfida nella piazza granata. L’anno passato, i calabresi arrivarono appena sopra la Spal (quattordicesimi) e, per questo, non possono e non devono spaventare più di tanto i ragazzi di Venturato.

Poi si vola ad Ascoli, per un match già più complicato ma non impossibile, una sfida da ex per il ds biancazzurro Lupo. Due assaggi di vera Serie B prima di quel famoso tour de force di cui si accennava prima. Tra il 27 agosto e il primo ottobre – in mezzo c’è anche la sosta – si può tornare ad annusare il profumo della massima serie: Cagliari in casa, Bari al San Nicola, Venezia in casa, Como sul lago e Genoa ancora in corso Piave, infatti, sono una cinquina di sfide da brividi.

Non ancora da dentro o fuori, ma capaci di far capire a La Mantia e compagni di che pasta sono fatti. Subito, così, ad inizio stagione, per mettere le cose in chiaro e scoprire le carte. E scoprire, soprattutto, se questa Spal è stata costruita per puntare a qualcosa di importante o se, come già successo per le ultime due stagioni, in Curva Ovest si dovrà soffrire fino all’ultimo anche solo per la permanenza nella categoria.

L’autunno, dunque, ci dirà la verità. Poi sarà questione di mantenere la barra di comando dritta, per affrontare quelle squadre che – con tutta probabilità – si giocheranno il ‘posto’ fino a fine stagione: Cittadella, Cosenza, Sudtirol e Ternana. L’ultimo ostacolo emotivo sarà, ovviamente, quello di inizio dicembre (il ritorno, al Braglia, è fissato nei giorni di San Giorgio): il derby contro il Modena. Il tutto, prima di un rush finale che, già da ora, fa venire nuovamente i brividi.

Proiettiamoci, per un attimo, al girone di ritorno. E’ maggio, il caldo inizia a farsi di nuovo pesante e la Spal si gioca quello che si gioca: ognuno, in barba alla scaramanzia, scelga l’obiettivo che preferisce. Ultime tre giornate alla fine, quindi decisive. Palermo, Parma e Pisa. Le ‘3P’ più ostiche: la prima con ambizioni serissime di promozione, la seconda ‘odiata’ nemica pronta a non regalare nulla, la terza con il dente avvelenato per un salto di categoria sfumato solo ai tempi supplementari degli spareggi di qualche mese fa.

Non proprio un arrivo in discesa, direbbero gli amanti della bicicletta. Ma tant’è. Se la Spal ha voglia di ritornare ai fasti di un tempo – nemmeno così lontani – deve però cancellare dalla mente qualsiasi paura. Il cammino è stato dettagliatamente disegnato ed è lo stesso per tutti, non ci sono scuse.

Ad impervie salite seguono, poi, momenti più pianeggianti. Proprio come sulle montagne russe. Tocca ai ragazzi di Venturato rischiare ma anche divertirsi. La Serie A è lì che aspetta.