"Ciao Ferrara, è stato bello e ci ritroveremo"

Il saluto di Folarin Campbell, dopo un anno e mezzo: "Conservo bellissimi ricordi di città e tifosi: e questo presidente vi porterà in A"

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Non solo riconferme. Sulla rotta che il Kleb sta percorrendo a vele spiegate verso la prossima stagione, c’è anche qualche doloroso addio. È il caso di Folarin Campbell, lo statunitense arrivato a metà della scorsa stagione e subito divenuto uno dei giocatori simbolo della remuntada biancoazzurra. Stando alle indiscrezioni di mercato, il Kleb dovrebbe infatti puntare il prossimo anno su un lungo americano, rinunciando dunque alla formula di duo di esterni adottata questa stagione. Ma una strada diversa non potrà mai cancellare l’amore reciproco che si è creato in due annate scarse fra Ferrara e il suo ‘Flow’ Campbell. È arrivato a Ferrara in uno dei momenti peggiori della storia recente, ma insieme siete riusciti a risalire dall’ultimo posto fino alla salvezza. Quest’anno altra storia, con molti più successi ma una stagione che non si è potuta concludere. Quale di queste due stagioni col Kleb ricorderà con più piacere?

"Entrambi i campionati sono stati fantastici a loro modo. Quando arrivai la prima stagione l’obiettivo era di uscire dalla zona playout e magari entrare in griglia playoff. E ho dato tutto me stesso per questo finché non mi sono infortunato saltando le ultime tre partite. Ma quest’anno, sin da subito il mio obiettivo era quello di aiutare la squadra a disputare i playoff come una delle migliori cinque del ranking. Ed eravamo sulla buona strada per riuscirci prima che la pandemia ci colpisse. Ma ogni anno il mio obiettivo è sempre stato di fare il mio meglio per Ferrara".

Ripensando alla sua esperienza qui, quali sono le cose che più si ricorderà nel tempo?

"Ci sono un paio di cose che sicuramente ricorderò di Ferrara. Primo i tifosi. Mi hanno accolto e fatto sentire a mio agio, attraverso sia i momenti buoni che quelli cattivi. Mi hanno sempre supportato ed è per questo che non mi sono mai tirato indietro nel lasciare tutto me stesso in campo per loro. Ho voluto vincere ogni singola partita con questa maglia perché ho visto quanto fosse importante per i tifosi. Ma ho anche amato la città. Tanto da fare e da vedere, sono stato molto felice di aver potuto gustare delle numerose attività del centro e dei ristoranti, perché il cibo è davvero delizioso".

E un momento simbolico della sua esperienza da giocatore? "Se proprio dovessi scegliere un momento specifico sarebbe quando dopo un canestro segnato andavo a battere il cinque al presidente. La sua passione per il gioco e le migliorie che ha fatto per la squadra e tutti i servizi che ha in mente di attuare presto porteranno Ferrara al livello più alto in serie A. È lui il simbolo della mia esperienza qui".

Cosa pensa dell’interruzione improvvisa di questa stagione? Come sarebbe andata a finire?

"Sì questa stagione è finita davvero troppo presto e mi voglio scusare con i nostri tifosi, ma questa cosa era fuori dal nostro controllo. Avrebbero senza dubbio meritato di vederci completare una stagione che quest’anno per noi avrebbe sicuramente significato disputare i playoff. Ma sono certo che Ferrara tornerà alla carica più forte il prossimo anno".

Un prossimo anno in cui però lei non sarà più in biancoazzurro. Quali progetti ha adesso per il futuro?

"Tornerò in Italia. Il mio obiettivo è sempre lo stesso, fare tutto ciò che serve per la mia squadra per vincere. Voglio dire segnare, difendere, prendere rimbalzi, aiutare i giovani. Ci rivedremo presto probabilmente. Aspettando quel momenti, un abbraccio a tutti voi e Forza Ferrara!".

Francesco Zuppiroli