Pronti a partire, a mettere in moto una macchina che nelle ultime settimane ha viaggiato a velocità non certo elevatissima, ma che andava probabilmente assestata e sistemata, visto il numero elevato dei viaggiatori. Fuor di metafora, e lontani ancora da annunci ufficiali, appare chiaro come le nubi si siano dissipate e che il basket cittadino ora inizi a prendere una forma più chiara e definita. Nessuno dei protagonisti ancora rilascia dichiarazioni, ma adesso è certo che la società Ferrara Basket 2018 fondata da Giuseppe Cattani, che in questi anni con il marchio 2G l’ha sostenuta e accompagnata fino alla promozione in B Interregionale, sarà la prima realtà cestistica cittadina nella prossima stagione, giocherà al palasport e raccoglierà l’eredità delle esperienze precedenti. I passi sono stati fatti, si parte da una ex B2, quella per intenderci che vide Fabio Bulgarelli nel 2011 cominciare la sua avventura al timone della Mobyt, vincendo il campionato al primo colpo. Ed è quello che cercheranno di fare gli imprenditori che in questi mesi stanno lavorando al progetto della Fondazione Fenice, ovvero Riccardo Maiarelli, Stefano Calderoni, Giuseppe Cattani, Paolo Piazzi e le giovanili che stanno nel progetto.
Perchè questa realtà, assicurano i "fondatori", dovrà avere una forte valenza ferrarese e giovanile. In queste fasi si sta cercando di allestire un budget importante per la categoria, che garantisca una stagione di vertice, l’ideale per rilanciarsi dopo il triste esito del Kleb. La storia dice che anche la Mobyt nel 2011, con una politica di prezzi intelligente e tante vittorie, portò ben oltre mille presenze al palasport per vedere un campionato di B2, quindi la categoria non dovrà scoraggiare. Si comincia dunque, con staff tecnico e dirigenziale che presto verranno resi noti (i nomi circolano già da un po’...) e con tanta voglia di rimettersi a parlare di basket.
Mauro Paterlini
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