Il 15enne Samaritani campione regionale

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La boxe come veicolo di riscatto sociale e personale, uno sport nobile, che sta dando grandi soddisfazioni al giovane comacchiese Steven Samaritani, dalla scorsa settimana campione Junior dell’Emilia Romagna, e al suo allenatore Davide Buzzi, della SD Pugilistica Boxe Comacchio. La vittoria del quindicenne è arrivata ai campionati celebratisi a Carpi nella scorsa settimana e ha permesso al giovane di qualificarsi per i Campionati Italiani, che si terranno a metà Maggio a Roseto degli Abruzzi: "Steven sta facendo un bel percorso – spiega Buzzi – da sempre è appassionato di pugilato e la sua passione sta decollando. Si sta toliendo soddisfazioni, migliorando e maturando se stesso giorno per giorno". Per chi guarda la boxe da fuori appare come uno sport duro: "E lo è – assicura l’allenatore che da anni segue tanti giovani in ambito sportivo, ma anche con grande attenzione alla dimensione umana –. Si tratta di una disciplina che va affrontata con coraggio, ma che aiuta molto ad accrescere l’autostima, cosa fondamentale, specialmente per i giovani". Nel campionato regionale Steven ha sconfitto un boxeur di Budrio, mostrando grande voglia e determinazione: "Abbiamo lavorato con meticolosità su testa e fisico ed è andata bene. Ora ci attende un passo ulteriore ai campionati italiani, a cui stiamo lavorando con la stessa volontà". Dopo un periodo difficile dovuto anche al Covid, che ha messo a dura prova la pugilistica comacchiese, l’attività è dunque ripresa con tanta passione, favorita dalla collocazione in una nuova sede al Laguna Club di Comacchio, ottenuta grazie all’intervento dell’assessore Emanuele Mari. Il quale si sta anche occupando, in collaborazione con il Coni, di un progetto di ampliamento della palestra di Fattibello da dedicare proprio alla boxe, oltre che ad altri sport. Alle attività del gruppo pugilistico prende parte una ventina di atleti, la gran parte amatori, ma anche 4-5 praticanti a livello agonistico: "La pandemia ci che ha creato problemi e ci siamo addirittura dovuti allenare sulle strade, ma siamo ripartiti con ancora maggior convinzione, anche nella prospettiva del forte valore sociale che ha questo nostro lavoro", conclude Buzzi.

Cinzia Boccaccini