"Il bilancio personale? Prima torniamo in A..."

Spal, Strefezza si racconta: "Solo vincendo il campionato la mia soddisfazione sarebbe completa. Non molliamo per il secondo posto"

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di Mauro Malaguti

A imporre Gabriel Strefezza nel calcio italiano sono stati, un anno e mezzo fa, un bel gol in casa del Torino e la spontanea e colorita intervista a bordo campo tra un tempo e l’altro. Liquidata come momento di trance a pochi istanti dalla sua prima rete in serie A, quella risposta di Strefezza è stata in realtà rivelatrice della mentalità del piccolo brasiliano, uno che punta sempre al massimo.

Sempre convinto, Gabriel, che non si debba mollare di un c...entimetro?

"Assolutamente sì. Questa è la mia mentalità. Credo che la Spal debba puntare alla serie A attraverso il secondo posto". Ancora possibile? Anche a -8 dal Lecce e -7 dalla Salernitana con 15 soli punti in palio? "Noi pensiamo che sia possibile, se continueremo a giocare così".

E’ l’unico ad essere già stato giocatore di Rastelli, in occasione del prestito di due stagioni fa a Cremona. Come lo ricordava?

"Ci conosciamo bene e abbiamo un bel rapporto fin da allora. Sono stato contento quando ho sentito che arrivava lui. E’ uno che ti carica tanto. Lascia tranquilli i giocatori quando sono in possesso di palla, ma poi è molto bravo a guidarli indicando di continuo quel che debbono fare in fase difensiva quando il pallone lo hanno gli avversari. E questa è una cosa che serve molto ai giocatori".

Qual è il suo ruolo preferito? "Ne ho ricoperti tanti: ho fatto l’esterno a destra e sinistra, la punta e il trequartista. A me piace più di tutto muovermi da laterale lungo la linea dell’out. Mi sembra di riuscire a dare il meglio in quella posizione, o come quinto o come esterno di attacco. Ma mi trovo molto bene anche da punta o da trequartista, come mi ha utilizzato Rastelli a Verona e Lecce di recente".

La Spal può sotto sotto aver pensato che la serie B fosse più facile?

"Non penso che abbiamo sottovalutato il campionato. Io la B la conosco bene, l’ho già fatta a Cremona proprio con Rastelli, e so quanto sia difficile. Quest’anno poi ci sono più squadre forti di alto livello. Le cose non sono andate tanto bene, ma noi ora guardiamo avanti. Il passato è passato e stiamo già pensando all’Ascoli".

Cosa è scattato a Lecce?

"E’ stata una bella emozione vincere in casa loro. Abbiamo voluto con forza i tre punti e alla fine eravamo felicissimi. Ma siamo già con la testa alla prossima, che sarà l’ennesima battaglia difficilissima e combattuta. Dobbiamo fare come a Lecce, belli compatti e tutti insieme uniti ce la possiamo fare".

Bilancio personale di stagione?

"Sul piano individuale dovrei dire che sono contento perchè sto giocando, ma spero di andare in A con la Spal. Solo vincendo il campionato la mia sarebbe soddisfazione totale. Sarei completamente contento".

Sentite la mancanza di un 9 vero?

"Tutte le squadre vorrebbero un vero centravanti, ma adesso che stanno rientrando, abbiamo Floccari e Asencio che sono due nove molto bravi. Poi il mister imposta ogni gara diversamente dall’altra. Col Chievo che ha difensori meno veloci, per fare un esempio, ha messo me ad attaccare la profondità, e lo stesso a Lecce anche con Di Francesco. Col Venezia, che ha centrali svelti, invece ha scelto Floccari".

Com’è questo Seck?

"Un bravo ragazzo come persona e un giocatore forte. In lui rivedo il me ragazzino di qualche anno fa. Se resta umile e lavora sempre al massimo, ha tutte le carte in regola per arrivare in prima squadra".