La Spal riparte dai gol di Di Francesco

Nel primo test e senza i nuovi, Marino si affida al gruppo del passato campionato. Avvio difficile, col solito Tomovic che regala una rete

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Spal

2

Pontedera

1

SPAL (4-3-3): Demba Thiam; Dickmann, Vicari, Salamon, Spaltro (46’ Tomovic); Castro (46’ Strefezza), Missiroli (65’ Murgia), Valoti (46’ Esposito); D’Alessandro, Floccari, Di Francesco (76’ Horvath). All. Marino.

PONTEDERA (3-5-2): Sarri; Risaliti (47’ Ropolo), Barba (46’ Benedetti), Piana (67’ Benassi), Vaccaro (46’ Milani), Parodi (85’ Orsucci); Catanese (80’ Bisconti), Caponi (80’ Bardini), Matteucci (67’ Pretato); Tommasini (76’ Benericetti), Stanzani (85’ Nero). All. Maraia.

Arbitro: Sassano di Padova.

Marcatori: s.t. 5’ Tommasini, 18’ e 32’ Di Francesco.

Note: angoli 6-2 per la Spal.

di Mauro Malaguti

La Spal vince, e anche se non conta niente, è già questa una novità, nel tormentato 2020 biancazzurro. Anche col Pontedera, buona squadra di serie C che ha già fatto lo sgambetto all’Empoli, dapprima rischia la sconfitta in modalità Di Biagio, quando al 5’ l’immancabile Tomovic appena subentrato decide di regalar palla dentro la sua area in orizzontale a Tommasini, che non si fa pregare per battere Demba. In fondo, i giocatori in campo erano poi gli stessi dell’incubo targato Giggi, eccezion fatta per i due terzini.

Ci ha pensato Difra, il grande assente dell’anno passato, a ribaltare il risultato con due gol dei suoi: il primo, splendido, con destro a rientrare accentrandosi da sinistra, vero marchio di fabbrica dell’attaccante; il secondo di sinistro su assist di Floccari. Che sia il lungodegente 2019-20 ad aprire le danze della nuova stagione è beneagurante; se rimane con voglia e se la salute lo sostiene, Di Francesco in B può fare la differenza. Vorrà?

Privo dei nuovi (Sala via con l’under 21, Brignola e Sernicola che si allenano con la Spal ma attendono il nullaosta per le partite), Marino mostra due Spal diverse. Nel primo tempo va a 4-3-3, nel secondo a 3-4-3. Si parte con Dickmann e Spaltro terzini, Vicari e Salamon centrali, Missiroli regista tra Castro e Valoti, e Floccari centravanti tra D’Alessandro e Di Francesco. Il primo gioca a destra sul suo piede, il secondo a sinistra a piede invertito, come piace a Marino che nella giornata è però senza mancini, al punto che Spaltro, che si è presentato bene al rientro dal prestito alla Cavese, deve inventarsi un sinistro che non ha. La Spal mostra aggressività in non possesso, mordendo in pressing alto nei primi 25’ e in pratica chiudendo il Pontedera nella metà campo con continui recuperi palla. Ma le rifiniture sono costantemente sbagliate, e grandi occasioni non si registrano.

Nella ripresa, 3-4-3 e Spal subito più disordinata e costretta nella propria metà campo. Tomovic fa la frittata rinnovellando i soliti spettri. Qui la Spal sembra accusare, ma dopo un po’ reagisce anche, trovando con Di Francesco le due reti decisive.

Vietato azzardare conclusioni troppo perentorie dal primo allenamento, con una Spal ancora un po’ imbastita fisicamente. Però Dickmann e Spaltro sono piaciuti per iniziativa, Vicari e Salamon per atteggiamento, cosa che non si può dire di Castro, o di Tomovic dopo. Davanti si cerca di rientrare con gli esterni alti, con i terzini a sovrapporsi esternamente e le mezzeali a rimorchio, secondo l’abituale manuale del calcio mariniano.

In assenza di Paloschi - acciacco muscolare da preparazione, niente di grave - Floccari ha giocato centravanti, e vedere il quarantenne inseguire un avversario all’indietro al 90’ per difendere il 2-1 sul Pontedera, beh, spiega meglio di ogni altro ragionamento come debba essere un giocatore di calcio, e perchè c’è chi arriva a 40 e chi si ferma al palo tutta la vita... A molti che non ci vogliono scendere, diciamocelo, un po’ di serie B a guardare come invecchia quel signore lì, farebbe solo bene.