Neanche la dignità: barzelletta Spal

La Roma ne fa 6 e passeggia sui biancazzurri ormai retrocessi, che non ci mettono nemmeno il cuore .

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È un’umiliazione in piena regola quella che la Roma infligge alla Spal. Al Mazza i giallorossi giocano a tennis, rifilando sei reti ad una squadra allo sbando. Per i biancazzurri è la sesta sconfitta consecutiva di un campionato che ormai rappresenta una lunghissima agonia. È una formazione autolesionista quella di Di Biagio, che concede sei reti quantomeno evitabili alla Roma vanificando il primo gol spallino di Cerri. Un altro ko sconcertante, di un gruppo dall’encefalogramma piatto che dopo il pareggio-beffa col Milan non è più riuscito a reagire. Mister Di Biagio ridisegna la Spal passando dal 4-4-2 ad un 4-3-3 che in fase di non possesso si trasforma in 4-5-1.

Anche tra gli interpreti si registrano alcune novità, col rientro di Tomovic e Felipe in difesa, e D’Alessandro e Strefezza larghi sulle fasce a supporto della punta centrale Cerri. Il tecnico romano però è costretto ad effettuare subito la prima sostituzione, perché dopo un paio di minuti Sala si procura una distorsione alla caviglia che gli impedisce di proseguire la gara. Entra Reca, alla fine del primo tempo commetterà l’ennesimo errore gratuito del suo campionato. La Roma però sblocca il risultato al 10’ con Kalinic, che sfrutta una respinta difettosa di Letica e una dormita di Vicari che invece di proteggere l’uscita del portiere si fa anticipare dal croato. La rete inizialmente viene annullata per un presunto fuorigioco di Pellegrini, poi però il Var corregge la decisione di Manganiello inducendolo a convalidare il gol.

La Roma comanda le operazioni e sfiora il raddoppio con una botta di Cristante, ma improvvisamente la Spal pareggia i conti. È Cerri a gonfiare la rete con un poderoso colpo di testa su splendida imbucata di Valdifiori: per il centravanti in prestito dal Cagliari è la prima rete in campionato in biancazzurro. La squadra di Fonseca ci prova dalla distanza con Kolarov e Cristante, però per tornare in vantaggio si affida ad un regalo di Reca: la fase difensiva del polacco è imbarazzante, e Carlos Perez ne approfitta per spezzare l’equilibrio prima dell’intervallo. La partita di fatto va in archivio in avvio di ripresa, quando nel giro di una manciata di minuti la Roma cala addirittura il poker. La terza rete porta la firma di Kolarov, che da fuori area spara verso la porta di Letica che si fa sorprendere dalla conclusione potente ma non certo imparabile del serbo. Il quarto gol invece è di Bruno Peres, su pasticcio collettivo della retroguardia biancazzurra. Di Biagio inserisce Di Francesco e Petagna, quest’ultimo vicino alla rete ma Smalling salva sulla linea. La Roma non si accontenta: con una finta, Bruno Peres manda a vuoto Tomovic e infila la palla all’incrocio dei pali. Infine, i giallorossi completano il set con un’azione strepitosa di Zaniolo che dribbla mezza squadra della Spal fissando il punteggio sull’1-6. Una resa sotto ogni punto di vista per i biancazzurri, che come se non bastasse in vista della gara di domenica col Torino non avranno a disposizione Bonifazi, espulso dalla panchina per proteste in seguito ad un episodio dubbio nell’area della Roma. Per fortuna, tra una decina di giorni sarà tutto finito. Stefano Manfredini