Tacopina e Saputo, derby pepato a distanza

Intanto l’ormai prossimo presidente della Spal medita la costruzione di una grande ‘Fan Zone’ per i tifosi

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Si profila un bel derby, per ora a distanza, tra Spal e Bologna. Lo scavetto di una categoria di differenza impedirà di giocarlo sul campo, almeno per ora, ma Joe Tacopina ha già cominciato a ‘pizzicare’ il quasi omonimo Joey Saputo, facoltosissimo magnate canadese e chairman dei rossoblù.

Pensare che a Bologna lo portò proprio Tacopina. Poi nel 2015, al momento di separare le strade, i due finirono addirittura in tribunale, con Joe che fece causa a Joey. Il motivo finale di dissenso, al di là delle differenti vedute all’interno del Bologna, riguardò la buonuscita di Tacopina. Presidente nell’anno della promozione dei rossoblù dalla B alla A, Joe cedette, ma nel Bologna aveva speso e rivendicò di essere in credito di milioni e da buon avvocato portò in giudizio Joey. La vicenda si concluse a settembre con una conciliazione extragiudiziale tra le parti. Fu scritto all’epoca che per dimettersi Tacopina avesse chiesto 5 milioni, e che Saputo ne volesse riconoscere soltanto 2, con chiusura dell’accordo intorno ai 3. Joe li investì immediatamente nel Venezia che scalò poi categorie dalla D sino alla A con Niederauer, altro ricco magnate inserito nel calcio italiano da Tacopina.

Così nella sua prima intervista al Carlino Joe non ha risparmiato frecciate all’ex amico e prossimo collega. Ad esempio, dicendo dei rossoblù che "sono una società solida, ma mi aspettavo qualcosa di più con la forza economica della famiglia di Saputo", o che "mi aspettavo che potessero competere per un posto in Europa, ma nelle ultime stagioni non ci si sono nemmeno avvicinati".

Più esplicitamente, Tacopina ha spiegato di non avere più rapporti da allora con Saputo: "A parte un messaggino nei giorni del Covid non ci sentiamo". Se e quando tornerà il derby più sentito dai tifosi della Spal, saranno in definitiva scintille. E forse è quello il giorno più atteso da Joe.

Tacopina medita anche la costruzione di un grande village in grado di fungere da punto di riferimento per i tifosi. Ne ha parlato con l’avvocato Gianluca Cambareri, che spiega così gli intenti della prossima proprietà: "L’idea è quella di creare una Fan Zone sul modello americano, recentemente importato anche in occasione dei Campionati Europei vinti dall’Italia. E cioè una zona aperta a tutti i tifosi e pensata per gli appassionati di ogni età, con diverse attività di intrattenimento grazie alle quali i supporter potranno immergersi a 360 gradi nell’universo Spal, e condividere la loro passione e anche le loro esperienze sui social network. Abbiamo in mente un villaggio improntato sulla tecnologia e sul divertimento, che ci piacerebbe pensare possa diventare un vero e proprio punto di riferimento e di incontro per gli appassionati di Spal nel giorno della gara, con tante iniziative che si susseguirebbero partita per partita. Il vero problema al momento è dettato dalle restrizioni causate dal Covid. Vedremo con l’avvio della stagione cosa la pandemia consentirà di fare, ma presto o tardi ci arriveremo".

Mauro Malaguti