Tassi Group, per reggere serve di più dalla coppia Usa "Sofferto troppo la loro fisicità"

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Udine troppo forte, Ferrara brava a reggere fin quando ha potuto ma alla fine i veri valori sono usciti. Si può sintetizzare così la domenica pomeriggio della Giuseppe Bondi Arena, debutto in campionato della Tassi Group al cospetto della squadra più attrezzata dell’intera A2, magari non nella sua miglior versione, ma già "abbastanza" per condannare un volenteroso Kleb, che a cinque minuti dalla sirena era ancora in partita (52-59, parziale di 8-0) prima delle giocate targate Sherrill e Gaspardo che hanno sostanzialmente chiuso il match. Dopo un inizio stentato, in cui la Tassi Group non ha segnato per i primi tre minuti trovandosi già ad inseguire, gli uomini di Leka erano riusciti ad invertire la tendenza segnando 20 punti nel primo quarto, un bottino che lasciava ben sperare in vista dei successivi tre parziali. Nei quali Ferrara ha segnato però solamente 39 punti, finendo per rimanere ingarbugliata nella solidissima retroguardia udinese, oltre a litigare pesantemente col ferro. Dando uno sguardo ai numeri, infatti, la Tassi Group in attacco ha trovato poco dai suoi giocatori chiave: la coppia Usa Cleaves-Smith non è andata oltre ai 14 punti in due (il primo col 30% dal campo, il secondo addirittura col 25%), capitan Campani ha tirato con un rivedibile 311, peggio di lui Amici con un misero 29 dal campo. Il Kleb si è affidato così ad un efficace Bertetti, che ha chiuso con 12 punti e 4 assist, e nella ripresa ha trovato buone cose pure da Jerkovic, che ha raggiunto la doppia cifra dopo una discreta seconda parte di gara.

"Abbiamo sofferto la loro fisicità – analizza l’ala serba ma siamo stati in partita fino alla fine tornando sul -5, poi un paio di palle perse consecutive ci hanno condizionato. Da lì in avanti è stata dura per noi, in ogni caso siamo soddisfatti della prestazione, meglio aver affrontato una squadra come Udine in questo momento perché ci ha fatto capire a che punto siamo. Personalmente non sono rimasto contento del mio primo tempo, poi il coach mi ha dato la carica giusta e nella ripresa ho cercato di dare qualcosa in più. Penso che abbiamo difeso bene per 20-25 minuti, sicuramente la fisicità di Udine ci ha messo in difficoltà, loro ti mettono le mani addosso facendoti sprecare energie che poi non siamo riusciti a mettere nella nostra metà campo". Oggi la Tassi Group tornerà in palestra per preparare la trasferta di domenica a Pistoia, da valutare le condizioni della caviglia di Bertetti, uscito malconcio nel finale della sfida con l’Apu.

Jacopo Cavallini