"Tramec, questo gruppo non molla mai"

La soddisfazione del ds Belletti dopo la due giorni a Busto Arsizio: "In finale per poco non succedeva il miracolo. Bravi ad alzare l’asticella"

"Tramec, questo gruppo non molla mai"

"Tramec, questo gruppo non molla mai"

Una Cento di cui andare orgogliosi. Se da un lato la finale persa in Coppa Italia ha lasciato una più che ovvia delusione dal punto di vista sportivo, com’è normale che sia, dall’altra sono stati tanti comunque gli aspetti positivi che la Tramec si è portata dietro dalla due giorni di Busto Arsizio. Quello più importante, in vista del rush finale, è che per quanto dimostrato in campo, questa Benedetto se la può giocare con tutti. Un sentore che c’era già stato a fine dicembre, quando la Benedetto sconfisse Treviglio nei quarti di Coppa Italia, la certezza definitiva, invece, i ragazzi di Mecacci l’hanno trovata nel weekend, piegando in semifinale la Cantù di Sacchetti – padrona di casa e società organizzatrice del torneo –, e tenendo testa alla corazzata Cremona nella finalissima, rimontando dal -19 fino al -4 e mancando l’aggancio finale per una questione di dettagli.

"E’ impressionante come riusciamo ad alzare l’asticella tutte le volte che giochiamo contro le big del campionato, e pensare di essere riusciti a farlo in due partite in due giorni, con un giocatore in meno, è un segnale di quanto sia importante il lavoro che giocatori e staff stanno facendo e hanno fatto fin qui – commenta il ds Ivan Belletti –. Questo gruppo non molla mai, lo ha dimostrato per l’ennesima volta domenica contro una squadra fortissima come Cremona, contro la quale però in finale, pur giocando non una grande partita, non meritavamo di "sbragare", perché non avrebbe rispecchiato i nostri valori. Non solo non lo abbiamo fatto ma, anzi, a momenti facevamo il miracolo…".

Senza Moreno e con le gambe appesantite dall’esaltante sfida della sera precedente, Cento è riuscita comunque a portare la gara fino alle ultime curve, trascinata anche dal giovane Kuuba. "Greg è dall’inizio dell’anno che lavora e si impegna tantissimo, in lui vedo un ragazzo di talento che ama davvero la pallacanestro. Sta crescendo tanto, e sa farsi sempre trovare pronto. In lui si rispecchiano tutti i nostri valori – prosegue Belletti –, in primis il lavoro e la voglia di migliorarsi: proprio come fa questa Tramec. Ogni volta ci diamo dei nuovi obbiettivi e facciamo di tutto per raggiungerli, e faremo lo stesso da qui alla fine: quando questa squadra si mette in testa una cosa, è difficile fermarla". Nonostante la finale persa, la Coppa Italia resterà comunque un ricordo indelebile. "La cosa più bella che mi porto dietro è che abbiamo vissuto tre giorni tutti insieme come se fosse un respiro unico, col cuore che batteva allo stesso modo di quello dei nostri tifosi. Stare tre giorni uniti e vivere nuove emozioni, è stato qualcosa di straordinario. Siamo arrivati come Cenerentola, ma i nostri traguardi non sono un caso, perché sono anni che programmiamo nel modo giusto, senza fare il passo più lungo della gamba: chi incontreremo da qui in avanti, di sicuro non ci sottovaluterà".

Giovanni Poggi