Ecco Casa Romagna, giovani ristoratori dove c’era Eataly a Forlì

La Fondazione ha ormai definito i protagonisti della gastronomia, che andrà ad affiancarsi alla vendita di altri prodotti del territorio. Ci saranno un bar e la pizzeria. Prevista anche l’amburgheria

Casa Romagna al posto di Eataly a Forlì. Nei tondi Leonardo Costanzi (31 anni) di ‘Flora’: gestirà il bar. Renam Asirelli (34) della pizzeria ‘Marì d’Otello’.

Casa Romagna al posto di Eataly a Forlì. Nei tondi Leonardo Costanzi (31 anni) di ‘Flora’: gestirà il bar. Renam Asirelli (34) della pizzeria ‘Marì d’Otello’.

Forlì, 14 ottobre 2023 – Dalla chiusura di Eataly, nel 2021, palazzo Talenti Framonti era rimasto buio. La Fondazione aveva definito i contenuti della rinascita, ma è servito un lungo lavoro per concretizzare il progetto e i suoi interpreti. Ora, anche se nel palazzo dell’ex Monte di Pietà vige la massima segretezza, qualcosa comincia a muoversi concretamente. Non c’è ancora un’ufficialità né una data, ma dicembre sembra una previsione credibile.

Come già annunciato dalla Fondazione Cassa dei Risparmi, proprietaria dell’immobile, nel palazzo storico di piazza Saffi sorgerà ‘Casa Romagna’, un polo gastronomico che, a differenza di Eataly, non farà capo ad alcun grande marchio nazionale, ma punta alla valorizzazione di realtà locali.

Le dinamiche interne sono già chiare: al piano terra sarà installato un ampio dehor con bar per colazioni e aperitivi e si pensa di sfruttare anche la corte interna per eventi culturali. Al piano superiore ci sarà il ‘food court’, ovvero l’area di vendita dei prodotti gastronomici di eccellenza del territorio, così come la Fondazione stessa aveva annunciato nelle sue ultime comunicazioni ufficiali.

Sempre al primo piano aprirà una pizzeria, proprio come ai tempi di Eataly, mentre al secondo, dove un tempo c’era la trattoria ‘Di Giuliana’, ci sarà un’amburgheria/birreria. Negli spazi del terzo piano si pensa di realizzare corsi di cucina.

Ora, mentre dalle vetrine del Talenti-Framonti si possono sbirciare all’interno i primi lavori, la Fondazione ha definito anche i nomi delle realtà che andranno a dare vita a ‘Casa Romagna’: si tratta di imprenditori molto noti e apprezzati in città, dei quali in tanti conoscono già stile e proposte. Partendo dal piano terra, a gestire il bar con dehor affacciato sulla piazza sarà il 31enne Leonardo Costanzi, stesso imprenditore di ‘Flora’, il locale di viale Corridoni aperto 9 anni fa. Costanzi da poche settimane si è buttato anche in un’altra avventura, dando vita – sulle ceneri dell’ex Osteria delle Ombre – al pub-ristorante ‘Ciacarò’, in via dei Mille, affiancato dal socio Kevin Romano.

Al primo piano, la gestione della pizzeria spetterà a Renam Asirelli, 34enne, già gestore insieme al padre Mario de ‘La Marì d’Otello’. La pizzeria, inaugurata 7 anni fa in via Isonzo, era stata devastata dalla furia dell’acqua durante l’alluvione del 16 maggio. In un primo momento i gestori avevano deciso di spostare definitivamente l’attività, allontanandola dal Montone, ma ora sembra che l’intenzione sia quella di riaprire anche la sede in via Isonzo, affiancandole quella nuova, in piazza Saffi.

Arriviamo al secondo piano, dove si troverà l’amburgheria. Qualcuno ricorderà che questa era presente anche nella versione originale di Eataly, ma al terzo piano, l’ultimo dell’edificio: esperienza che era cessata diverso tempo prima della chiusura definitiva. In questo caso, ci si riprova con maggior consapevolezza e presupposti diversi: innanzitutto, avvicinandola al piano terra. E poi perché – come testimoniano le scelte sugli altri gestori – alle spalle c’è quella che sembra una politica ben precisa: puntare su un target prettamente giovane, magari pensando di intercettare la platea dei tanti universitari che gravitano attorno alla zona del Campus universitario e tendono a scegliere proprio il centro della città per trascorrere le loro serate.

Per il futuro gestore dell’amburgheria circola insistentemente un nome: si tratterebbe di un altro profilo giovane e dinamico, in linea con le caratteristiche che Casa Romagna si propone di dimostrare.