Forli, 25 novembre 2010 - Ancora non ne esiste il progetto definitivo, ma la nuova Cervese incontra già i primi ostacoli. Su un terreno che la strada attraverserà è stato infatti realizzato un impianto fotovoltaico a terra con potenzialità pari a 1 megawatt. Siamo a circa 3 km dalla rotonda di Carpinello.

 A denunciare il fatto, con una interrogazione, sono i consiglieri provinciali del Pdl Stefano Gagliardi e Valerio Roccalbegni. Conferma la notizia Edgardo Valpiani, dirigente del servizio infrastrutture viarie della Provincia. "Siamo venuti a conoscenza dell’esistenza dell’impianto fotovoltaico in settembre. I nostri legali sono al lavoro". Come potrete uscire da questo impiccio? "Non lo so. È tutto da valutare. Da un lato si potrebbe spostare la strada, il che è tutt’altro che semplice. Non è come spostare una bottiglia sul tavolo". Ricapitoliamo: quali scelte potrete prendere? "La prima è spostare la strada. La seconda è trovare un accordo con il cittadino per rimuovere una modesta porzione dell’impianto".

Nell’interrogazione Gagliardi e Roccalbegni scrivono che "l’impianto, in località Carpinello, dovrebbe essere costruito sul tracciato destinato dalla programmazione provinciale ad accogliere il 2°lotto della sp2 di Cervia Carpinello - Caserma". C’è il rischio che i lavori, tanto attesi dalla cittadinanza, visto che parliamo di una strada dove gli incidenti si verificano con frequenza, subiscano un ritardo? «Non penso che i tempi si allungheranno.Nell’interrogazione parlano di secondo lotto, ma è un secondo lotto solo sulla carta, visto che non c’è ancora un progetto definitivo". I lavori del primo lotto potrebbero cioè partire in attesa di risolvere il problema.

Il progetto definitivo della nuova Cervese dovrebbe essere pronto in gennaio. Poi andrà in Regione per la valutazione di impatto ambientale. Terzo passaggio in consiglio comunale, il cui voto è necessario per approvare la variante al piano regolatore necessaria per l’inizio dei lavori della nuova Cervese. Ad autorizzare i lavori dell’impianto è stata l’amministrazione comunale, che i due esponenti del Pdl chiamano in causa. "Come è possibile che il Comune di Forlì, parte integrante di tale iniziativa, possa non aver messo in salvaguardia il percorso individuato con le dovute fasce di rispetto ed aver concesso l’autorizzazione all’installazione di un impianto fotovoltaico?". "L’errore c’è stato — commenta Pasquale Di Maio, coordinatore del comitato di quartiere Carpinello, Villa Rotta e Castellaccio — però i lavori dovrebbero iniziare nel 2012. C’è tempo per rimediare".