Nella nuova lista civica ‘Rinnova Forlì’ sono ben due i nomi legati al comitato ‘Vittime del fango’, nato in seguito all’alluvione di maggio: uno è quello della presidente Alessandra Bucchi, l’altro il portavoce Michele Fiumi. Una scelta che ieri ha fatto discutere, in particolare nelle chat e nei gruppi social degli alluvionati. Come Stefano Valmori, coordinatore del quartiere più colpito, i Romiti, che ieri ha espresso la sua posizione in due lunghi post sulla pagina Facebook ‘I Romiti siamo noi’.
"Non voglio mettere becco sulle scelte personali di chi ora si candida – spiega Valmori al Carlino –, perché sono scelte personali sulle quali non ha senso sindacare. Da cittadino alluvionato, però, voglio fare un appello preciso: non strumentalizziamo il disastro. Quello che è successo in maggio ci ha devastato, noi sappiamo bene le difficoltà che viviamo ogni giorno e ora non potremmo sopportare che ciò che ci è capitato diventi oggetto di sfida politica".
Per ora, ‘Rinnova Forlì’ ha espresso una posizione di centro, critico verso l’operato della giunta Zattini, anche sull’alluvione. Non ha ancora deciso, ma non è esclusa un’alleanza con il candidato in pectore del centrosinistra, Graziano Rinaldini. Le perplessità di Valmori riguardano le conseguenze che una politicizzazione di una parte del Comitato potrebbero portare con sé: "Le ‘Vittime del fango’ dovrebbero rappresentare tutti gli alluvionati e io spero che nessuno vorrà utilizzare questa tragedia che ci ha colpito per fini diversi dall’aiuto degli alluvionati. Se questo, come temo, dovesse succedere, si correrebbe un rischio preciso, ovvero quello di screditare tutto l’immenso lavoro fatto dai volontari in questi mesi: quanti potrebbero finire per pensare che quelle persone stessero agendo per il proprio tornaconto e non per solidarietà?".
La solidarietà è un tema cruciale per Valmori che – vittima lui stesso delle conseguenze dell’esondazione – è sempre stato in prima linea, insieme a tanti volontari, per dare una mano là dove c’era più bisogno: "Io penso che gli ultimi eventi mettano bene in luce l’importanza, troppo spesso sottovalutata, dei comitati di quartiere che agiscono per il bene della comunità senza fini nascosti".
In realtà non c’è mai stato nulla di ufficiale, ma anche dello stesso Valmori si era parlato come di un possibile nome cruciale per le prossime elezioni: "In città si è insistentemente detto che mi sarei candidato – spiega il rappresentante di quartiere – e, nonostante le mie smentite, tuttora la voce gira. Qualcuno mi ha anche accusato di non essermi posizionato in modo sufficientemente netto contro una certa parte politica proprio per questa ragione, cosa non vera, dato che ho sempre espresso il mio pensiero nel modo in cui l’ho ritenuto opportuno. Ora, però, voglio che le chiacchiere cessino una volta per tutte: io non sarò in nessuna lista, né a destra, né a sinistra. L’unica bandiera che porto e continuerò a portare con piacere è quella del mio quartiere: un quartiere in sofferenza e messo in ginocchio, ma con la voglia di ricostruirsi un poco alla volta e che ora non merita di diventare un’arma usata dai diversi candidati nella lotta tra due fazioni politiche".