Fratelli d’Italia: "Possiamo vincere ovunque"

Il partito di Giorgia Meloni presenta i candidati a livello locale. La coordinatrice Alice Buonguerrieri: "Ogni collegio è contendibile"

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Tira aria di vittoria in casa Fratelli d’Italia, che ieri nella sua sede di corso Mazzini ha presentato i candidati alle elezioni del 25 settembre. In corsa c’è Alice Buonguerrieri, candidata a Ravenna all’uninominale e nel proporzionale nel collegio che include la Romagna e Ferrara. "Ogni collegio è contendibile – si spinge a dire l’avvocato cesenate, coordinatrice provinciale del partito di Giorgia Meloni –, ci danno vincenti un po’ ovunque". Buonguerrieri, ragionando sugli schieramenti in campo, dice che "il centrosinistra sta insieme per convenienza e non per ragioni politiche comuni".

Stesso concetto espresso, con altri termini, dal senatore uscente Alberto Balboni, capolista al plurinominale al Senato e candidato all’uninominale Ferrara-Ravenna. "Il centrosinistra, i 5 Stelle, Calenda e Renzi sanno di non avere i numeri per governare. Il loro obiettivo è impedirlo a noi". Alice Buonguerrieri può farcela a essere eletta? Senza inoltrarsi in tecnicismi, Balboni spiega che "questo accadrebbe con l’elezione di quattro nostri parlamentari al proporzionale in regione". E ribadisce quanto detto da Giorgia Meloni sul reddito di cittadinanza: "Altrove funziona perché è di circa un terzo del reddito che si percepirebbe lavorando. Noi qui lo abbiamo quasi equiparato allo stipendio. E così molti giovani preferiscono stare sul divano o fare qualche lavoretto in nero, abbinandolo al reddito di cittadinanza. Così non funziona".

Altra candidata è Marta Farolfi, vicesindaca di Brisighella e in corsa al collegio uninominale al Senato di Forlì-Cesena e Rimini, così come nel proporzionale. Farolfi ha alle spalle una solida esperienza amministrativa col Partito Liberale – quando era guidato dal ravennate Antonio Patuelli, attuale presidente dell’Abi, l’associazione bancaria italiana –, poi Alleanza Nazionale e per tre legislature in consiglio provinciale a Ravenna. "Io paracadutata? Assolutamente no. Paracadutata sarà la mia avversaria... Se devo andare al passo del Carnaio o a Cesenatico il navigatore non devo mica usarlo...". Il riferimento, senza nominarla, è alla rivale Simona Viola di +Europa, milanese.

A FdI si imputa di non avere classe dirigente. A questa contestazione Farolfi risponde così: "Nel 2019 abbiamo vinto a Brisighella, unico Comune passato al centrodestra nel Ravennate, e non c’è stato lo tsunami annunciato dalla sinistra". Tra i temi toccati c’è la necessità di estrarre gas "nei nostri mari. No agli stop ideologici". Tra i fondatori del partito in Emilia-Romagna c’è Tommaso Foti, capolista alla Camera nel proporzionale. "Ci siamo occupati della Romagna anche quando non aveva un parlamentare di riferimento. Avremmo potuto andare al governo. Anzi, ci ha pregato la stessa maggioranza che ha voluto Draghi premier, ma non presidente della Repubblica".

Candidatura di servizio, come da sua definizione, per il capogruppo in Regione, Marco Lisei (proporzionale al Senato). "Bonaccini e la sinistra continuano a dire che la sanità pubblica è un’eccellenza, quando i cittadini fanno ore di attesa al Pronto soccorso e attendono mesi o anni per una prestazione. L’eccellenza è rappresentata da chi lavora nella sanità. Sottopagati, con ferie arretrate e straordinari da fare".

Luca Bertaccini