"Perché non si può bere il caffè al bancone?"

Con il ritorno in zona gialla, i clienti dei bar non si aspettavano il divieto. Nonostante il meteo, è andata bene. "Che bello ritrovare questa abitudine"

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di Giuseppe Catapano

C’è chi sorseggia un caffè al tavolo e si gode il momento. "Un altro piccolo pezzo di normalità di cui ci riappropriamo". Poi c’è chi è disorientato dai cambiamenti normativi: spesso i clienti dei bar in centro, nel primo giorno di riapertura al pubblico, ieri, chiedevano di poter consumare al bancone. "Non si può" allargano le braccia i gestori.

È la principale novità rispetto al passato, se si considera che fino al 20 febbraio, ultimo giorno di zona gialla in Emilia-Romagna, i pubblici esercizi potevano mettere a disposizione degli avventori anche le aree interne. Stavolta no: caffè, cappuccino e cornetto vanno gustati all’esterno. Non tutti però ne sono a conoscenza e scatta la richiesta di spiegazioni. "Bisogna ammettere che non è semplice districarsi tra le varie indicazioni di questo periodo" osserva Patrick Silvani de ‘Il Mattino’ in via delle Torri. Tanto che, nel locale, fa bella mostra un cartello: "No consumazione al bancone e all’interno, sì all’esterno". Dove ci sono i tavolini. Poi però a fine mattinata arriva la pioggia. "Il meteo non ci ha aiutati, andrà meglio nei prossimi giorni", guarda avanti Silvani.

"La mattinata è trascorsa secondo le aspettative – dice Sabrina Montanari, responsabile della caffetteria e pasticceria ‘3 Sorelle’ all’angolo tra corso della Repubblica e piazza Saffi – e noto che tra le persone c’è voglia di uscire. Allo stesso tempo riscontro una grande attenzione al rispetto delle regole. Sono d’accordo con la scelta di concedere la possibilità di consumare solo all’esterno in questa fase. E per il futuro sono fiduciosa". "Peccato per il meteo – ribatte Fabio Aurilio di ‘Partenope’ in via Giorgio Regnoli – ma almeno ora possiamo servire i nostri clienti ai tavoli esterni. L’asporto ci ha permesso di andare avanti nei due mesi di zona rossa e arancione, però siamo la categoria tra le più penalizzate dalla pandemia".

Complice il meteo non favorevole, non c’è la corsa al posto libero. Ma molti, tra un giro al mercato e una commissione da sbrigare, si regalano comunque una pausa caffè. Tutti i bar del centro – eccezion fatta per quello di Eataly – sono aperti. "Finalmente possiamo concederci di nuovo un attimo di relax al bar" dicono Ileana e Giorgia, sedute al dehors di ‘Lovo’ in piazza. Il cui titolare, Christian Palazzi, rileva come sia "penalizzante poter servire solo ai tavoli. Ma sono comunque abbastanza soddisfatto, il primo giorno di riapertura è andato bene". ‘Lovo’ è dal 2019 nei locali dell’ex Ceccarelli. "Non ho potuto festeggiare i primi due anni di attività, ci spero per il 2022. Vorrebbe dire che la pandemia è alle spalle".