"Attento Forlì, il Ravenna deve riscattarsi"

Il giallorosso Filippo Boccardi, altro ex domenica ma vicino al forfait per un guaio muscolare, analizza il derby e le annate sui due fronti

"Attento Forlì, il Ravenna deve riscattarsi"

"Attento Forlì, il Ravenna deve riscattarsi"

di Marco Lombardi

A Forlì arrivò nel novembre del 2021, previa risoluzione del contratto con l’Imolese, su espressa richiesta dell’allora neo allenatore biancorosso Massimo Gadda, che a dicembre del 2022 lo ha rivoluto poi con sé anche nella sua nuova avventura in quel di Ravenna: Filippo Boccardi, 25enne centrale difensivo scuola Fiorentina, fa parte della nutrita schiera di ex del derby della Ravegnana, in programma domenica al ‘Morgagni’, ma difficilmente sarà in campo. Il motivo? Una recidiva dell’infortunio al flessore, un malanno che non vuole saperne di dargli tregua.

Boccardi, domenica si prefigura un succulento antipasto playoff. Che gara sarà?

"Sicuramente una partita difficile, come lo sono tutte, ma bella da giocare. Che si prepara da sola".

Dopo l’inatteso flop casalingo con la Bagnolese, non potete più sbagliare...

"Questo è un campionato tosto ed equilibrato, nel quale non esistono partite scontate, a maggior ragione adesso che abbiamo imboccato il rettilineo finale e i punti diventano sempre più pesanti. Certo, dobbiamo fare mea culpa perché quella sconfitta non ci voleva, fra l’altro abbiamo fatto noi la partita, ma domenica avremo l’opportunità di rifarci".

L’anno scorso, dopo un buon inizio con il Forlì, è stato tormentato dagli infortuni. Adesso come va?

"Purtroppo sto attraversando un altro periodo complicato, sinceramente non mi era mai successo. Ma passerà...".

Cosa non ha funzionato all’ombra di San Mercuriale? Quella squadra era stata allestita con criterio e disponeva di giocatori importanti (Pera, Pezzi, Petrucci...), eppure ha deluso.

"La risposta precisa non ce l’ho... Sicuramente però non siamo riusciti a esprimere il nostro potenziale e a incastrare i risultati: questo ovviamente ci ha penalizzato".

In che rapporti è rimasto coi suoi ex compagni?

"Con qualcuno mi sento ancora, tutti bravi ragazzi".

Lei è un pretoriano di mister Gadda, con cui a Forlì era titolarissimo; poi con l’avvento di Graffiedi è sparito dai radar...

"Nel calcio succedono tante cose. Cambiato allenatore, mi sono infortunato subito e non sono più riuscito a rientrare in pista".

In cosa differiscono le piazze di Forlì e Ravenna?

"Direi piuttosto che entrambe sono belle realtà, che puntano a recitare campionati d’avanguardia".

Il raggiungimento dei playoff rappresenta l’obiettivo minimo per un Ravenna che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto lottare per il primo posto?

"Assolutamente sì. Puntare alla promozione e poi non centrarla suona come un fallimento, ma i campionati li vince una solasquadra e noi abbiamo perso troppi punti lungo la strada".

Su un’ipotetica schedina che segno si giocherebbe per il derby?

"Ci servono i 3 punti, quindi due".