Forlì aspetta il vero Allen per i playoff. In calo la guardia, ma pesano gli infortuni

La mancanza di continuità nel lavoro in palestra ha influito sull’americano, leader invece nella parte iniziale della stagione

Forlì aspetta il vero Allen per i playoff. In calo la guardia, ma pesano gli infortuni

Forlì aspetta il vero Allen per i playoff. In calo la guardia, ma pesano gli infortuni

Che sta succedendo a Kadeem Allen? La guardia nata il 15 gennaio 1993 a Wilmington in North Carolina, dopo aver incantato per efficacia, concretezza e completezza nella prima fase della stagione, è andata incontro a un calo di rendimento che balza agli occhi non solo e non tanto per le cifre, quanto iporprio in proporzione a quello che di eccellente ci aveva fatto ammirare.

A febbraio Allen ha ottenuto il permesso per andare negli Stati Uniti a ritirare la sua patente che gli era scaduta. È stato assente cinque giorni nei quali non si è allenato proprio al massimo (eufemismo); è tornato e, praticamente senza una settimana di lavoro alle spalle, ha voluto scendere in campo e il suo rendimento ne ha risentito. Poi venerdì 1° marzo in allenamento si è procurato una distorsione alla caviglia che, sebbene non gravissima, gli ha fatto saltare quasi due settimane di allenamenti, anche per preservarlo in vista della Final Four di Coppa Italia a Roma il 16 e 17 marzo. Dove, ironia della sorte, nella prima metà di gara della semifinale contro Cantù si è nuovamente infortunato alla stessa caviglia che stava guarendo.

Ma qui Kadeem non si è fermato, come invece avrebbero fatto altri; no, lui ha chiesto del ghiaccio, di essere fasciato ed è tornato in campo. In semifinale, così come in finale il suo rendimento ne ha risentito, ma la prova di attaccamento verso i compagni, il coach, il club e i tifosi è stata encomiabile e a dir poco da sottolineare.

Quindi i problemi di Allen sono catalogabili in due fattispecie, da cui ne dipende una conclusiva: viaggio in Usa più infortuni uguale a mancanza di continuità nel lavoro in allenamento. Contro Casale è sceso in campo, ma si vedeva che non era il vero Allen. Poi all’inizio del terzo quarto sabato scorso contro Cremona si è procurato un fastidio al ginocchio della medesima gamba della caviglia infortunata. Sfortuna? Anche, ma non solo. Quando, seppure inconsciamente, non si è sicuri di un appoggio su un piede, il corpo inevitabilmente tende a compensare il tutto a livello di postura con le conseguenze fisiche che questo può comportare.

Le cifre di Allen sono in calo, su questo non c’è dubbio. E’ passato da 16 punti e 4,5 rimbalzi in quasi 30’ nelle partite della prima fase a 9 e 2,3 in 23’ e mezzo in quelle della fase ad Orologio. Ha migliorato, invece, seppure lievemente la sua media assist che è passata dai 2,2 ai 2,4 delle ultime gare. E’ andata in calando, poi, la percentuale nel tiro da due punti che dal 51% è scesa al 43.7, mentre è quasi stabile ma migliore quella nel tiro da tre – dal 34% al 35.5% – ed è fortunatamente in netta ascesa quella ai tiri liberi che è passata da un ignominoso 66% della prima fase ed un eccellente 85.7% dell’Orologio.

Allen sta giocando meno e di conseguenza sta producendo meno, ma questo per gli infortuni alla caviglia e al ginocchio, in sé per sé nulla di preoccupante, che vengono monitorati e tenuti sotto osservazione ma che, sommati, gli hanno impedito (insieme al viaggio a casa) di allenarsi con continuità, fattore determinante invece per una tipologia di giocatore com’è lui.

Domani a Vigevano Allen giocherà, ma ancora una volta da lui non ci si potrà aspettare un rendimento pari a quello tenuto nelle 21 gare della prima fase e non sarà certo al massimo della forma. Forma che i tifosi forlivesi e lo staff tecnico e dirigenziale dell’Unieuro si augurano possa ritrovare per i playoff. A gara1 dei quarti, in casa, mancano quattro settimane (domenica 5 maggio), un periodo in cui, problemi e problemucci fisici vari, Allen dovrà ritrovare la continuità diel lavoro settimanale in palestra. Se così sarà tutti i guai scompariranno e Kadeem tornerà il miglior giocatore offensivamente e (se vuole) anche difensivamente parlando della formazione forlivese.

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