SIMONE CASADEI
Sport

Forlì deve espugnare Rimini per l’1-1. Rivali al top ma vicini: impresa possibile

Semifinale al Flaminio, ore 20.30: si riparte dal secondo tempo di gara1, 20’ vinti sia nel punteggio (+4) che nella lotta a rimbalzo (+3)

Raphael Gaspardo contro Pierpaolo Marini: duello tra le rispettive stelle (Petrangeli)

Raphael Gaspardo contro Pierpaolo Marini: duello tra le rispettive stelle (Petrangeli)

I playoff non concedono respiro e questa sera va già in scena il secondo atto del derby di Romagna, valido per le semifinali di post-season. Al Flaminio (palla a due ore 20.30, stavolta non c’è la diretta Rai: è riservata agli abbonati di Lnp Pass), Forlì andrà a caccia della vittoria per impattare nella serie ed evitare ‘fughe’ degli avversari poi difficilmente arginabili. Forlì attende dallo staff medico una fumata bianca per poter utilizzare Toni Perkovic, a nove giorni dall’ultima partita (gara4 contro Cividale). Al tempo stesso, però, i biancorossi ripartono dagli ottimi segnali lanciati in gara1 di domenica.

Innanzitutto perché la Pallacanestro 2.015 è stata autrice di una partita in crescendo. A marce basse nella prima parte del match, con un pizzico di frettolosità (in particolare nelle scelte di tiro) e qualche difficoltà a limitare il gioco interno-esterno degli avversari. Forlì non è però mai uscita dai ranghi e si è così rimessa in pista dopo l’intervallo. Ricucendo subito nel punteggio (dal -18 al -2 in meno di 12’ effettivi di gioco), quindi rispondendo colpo su colpo a tutti gli strappi della squadra di Sandro Dell’Agnello. Cinciarini e compagni, soprattutto, sono riusciti a pareggiare l’energia e la fisicità di RivieraBanca. Mettendo sabbia negli ingranaggi avversari e creando a loro volta grattacapi.

Una prestazione di squadra che va ben oltre i numeri più ‘crudi’ della sfida, appannaggio dei padroni di casa. A cominciare dai parziali di ogni frazione della partita, che Rimini ha fatto propri ad eccezione del terzo quarto (16-23 in favore degli ospiti). Detto che la maggior intensità difensiva dell’Unieuro ha portato a una netta inversione di tendenza tra primo e secondo tempo di gara1: 42-32 il punteggio dei primi venti minuti, 33-37 quello dei successivi venti.

Scendendo nel dettaglio, la Rbr ha poi primeggiato pure in altre voci statistiche piuttosto rilevanti. A cominciare dal tiro da 3: 14 triple sulle 27 tentate, per il 52% di realizzazione. Un dato che rappresenta il punto più alto dei loro playoff. Nell’intero 2025, soltanto in altre due occasioni (contro Avellino in marzo e Fortitudo Bologna ad aprile) Rimini – che pure vanta importanti bocche da fuoco – aveva scollinato quota 50% dalla lunga distanza.

Discorso analogo per ciò che riguarda i rimbalzi. RivieraBanca ne ha catturati ben 45: è la seconda miglior prova della stagione e non ne catturava così tanti dal 26 gennaio scorso contro il fanalino di coda Piacenza (50). Anche in questo caso, però, Forlì ha rimesso le cose in sesto al ritorno dagli spogliatoi, passando dal 27-14 del primo tempo al 18-21 del secondo. La Pallacanestro 2.015 si è fatta valere nel pitturato.

Insomma, al netto delle 19 palle perse, Rimini ha messo in mostra il proprio volto migliore in gara1 ma l’ha sostanzialmente spuntata di misura. Merito di un’Unieuro che ha saputo trovare i giusti accorgimenti per rimettersi in carreggiata e alzare il livello col passare dei minuti. Sarebbe bastata una maggior precisione al tiro, sulla falsariga di quella tenuta nella serie con Cividale (e non il 34% di 48 ore fa…) per spuntarla. Banalmente, con il 40% di realizzazione dall’arco, come nelle ultime tre partite dei quarti, Forlì avrebbe segnato ben quattro triple in più e avrebbe a sua volta regolato di 6 lunghezze i riminesi.

Nulla è comunque perduto, a cominciare da questa sera.

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