ALBERTO GRECO
Cronaca

Nubifragio e forti raffiche di vento. In 10 minuti 7 millimetri di pioggia: "Il clima è la guerra da combattere"

Sabato sera un temporale ’di calore’ ha sferzato la parte ovest della provincia: folate fino a 87 km/orari. Il meteorologo Lombroso: "Impressionato da ciò che lo ha preceduto: alle 21 registrati ben 32 gradi".

Nubifragio e forti raffiche di vento. In 10 minuti 7 millimetri di pioggia: "Il clima è la guerra da combattere"

Modena, 16 giugno 2024 – Il temporale ’di calore’ di sabato sera abbattutosi sulla parte occidentale della provincia di Modena ha avuto caratteristiche improvvise e violente, considerato l’andamento meteorologico della giornata e dei giorni precedenti, di inusuale caldo "torrido e afoso".

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Secondo l’Osservatorio Geofisico della nostra università sono stati registrati 11.5 millimetri di pioggia, di cui 7 millimetri in soli 10 minuti, ma "è possibile – precisano i tecnici – che i dati siano sottostimati a causa del forte vento che disturbava la raccolta".

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La raffica di vento massima ha avuto una velocità di 87 km/h, un valore notevole per un contesto urbano. Ne parliamo col meteorologo Luca Lombroso, esperto Ampro e tecnico dell’Osservatorio universitario. Lombroso, le celle temporalesche dell’altra sera come nascono?

"Le celle temporalesche nascono da tre elementi: umidità, instabilità e rotazione del vento con la quota (shear). L’altra sera, in particolare, si sono create condizioni favorevoli alla formazione di un MCS (Sistema Convettivo a Mesoscala), in pratica un grosso temporale, che – a satellite – appariva come una specie di enorme nube rotondeggiate. Si è formata, dapprima, in Appennino occidentale, e poi si è spostata verso la pianura emiliana. Due elementi mi hanno colpito, la temperatura prima del temporale, 32°C alle 21.00 sono per così dire assurdi specie a giugno, e l’energia disponibile del temporale, dato più tecnico, ma per me importante, di 3.000 Joule/kg".

Ormai gli eventi estremi improvvisi sono diventati quasi una costante. E’ così?

"Sì, purtroppo ormai eventi estremi come questi sono sempre più frequenti e intensi, anche in Italia. È uno degli effetti del cambiamento climatico in atto: più energia e umidità nell’atmosfera = fenomeni più violenti. Ormai sono qui, sono una realtà e dobbiamo farci i conti. Conosciamo bene le cause e abbiamo strumenti di previsione e allerta meteo sempre più efficaci. Sabato il temporale è arrivato inaspettato, ma nelle elaborazioni modellistiche del mattino era entrato negli scenari possibili. Servono anche prevenzione sul territorio, adattamento climatico e una vera transizione ecologica. È una sfida non più rimandabile".

Lei ha commentato che questa è la "vera guerra" da combattere.

"Mi sento in dovere di dirlo anche se è un dato scomodo. Ottocento miliardi di euro in riarmo sono un oltraggio, oltre che ai tagli a scuola e sanità, anche per la lotta ai cambiamenti climatici. Con quella cifra si potrebbe rendere veramente l’Europa a emissioni nette zero, coprendo il fabbisogno energetico con cifre rinnovabili. Io mi sono prodigato in educazione ambientale e ora vedo volare caccia militari che in un’ora di volo consumano 15.000 litri di carburante, con emissioni di 40 tonnellate di anidride carbonica (CO2), pari a quelle di una famiglia energivora in un anno. Le emissioni serra militari e delle guerre rischiano di far esaurire il ’carbon budget’ prima del previsto. Andiamo verso il fallimento definitivo dell’Accordo di Parigi sul clima".

Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni?

"Nei prossimi giorni avremo ancora rischio temporali intensi nella giornata di lunedì, a seguire gradualmente tornerà caldo estivo, non estremo ma sempre troppo per il mese di giugno".