Melandri: "Scusa Forlì, ma voglio batterti"

Nella sfida di domenica col Ravenna di scena il grande ex: nel 2011-12 trascinò i biancorossi verso la serie C, quest’anno li ha già puniti

Melandri: "Scusa Forlì, ma voglio batterti"

Melandri: "Scusa Forlì, ma voglio batterti"

di Franco Pardolesi

A volte ritornano. Domenica lo stadio Morgagni ospita la sfida regina tra le squadre romagnole di serie D. Forlì e Ravenna saranno in campo per giocarsi un posto nei playoff, possibilmente per affrontarli dalla posizione di vantaggio data dal terzo posto finale. Diversi gli ex che, in periodi più o meno lunghi e con rendimenti diversi, sono stati protagonisti sulle due sponde. Tra questi quello che con la maglia biancorossa ha lasciato il ricordo più nitido è senz’altro Daniele Melandri: per tutti ‘Micio’. L’attaccante col ‘gemello’ Petrascu trascinò il Forlì di Attilio Bardi in serie C con 18 reti nel campionato 2011-12.

Cosa si prova a tornare sul campo dove ha segnato un pezzo importante di storia?

"Anche se sono cambiate tante cose da quando militavo nel Forlì, per me è sempre un grande piacere e un’emozione tornare a giocare al Morgagni. Perché di quel periodo ho tanti, bellissimi ricordi. Quattro anni nei quali abbiamo raccolto tante soddisfazioni".

Quali sono i momenti che ricorda con più piacere?

"Le emozioni di quei campionati sono diverse e le custodisco sicuramente con piacere. Tra i diversi gol che ho segnato un posto speciale è riservato proprio alla stagione in cui centrammo la promozione in C, celebrata a Scandicci con una mia tripletta. Poi c’è il campionato in cui conquistammo la serie C unica all’ultimo minuto dello spareggio contro il Porto Tolle".

Nella storia del Forlì, con 49 reti in quattro campionati, lei occupa la quarta posizione dei bomber: non male.

"E’ un dato che mi fa molto piacere. Mi sarebbe piaciuto averne potuta segnare qualcun’altra per essere sul podio".

Negli anni scorsi ha avuto l’occasione di poter tornare a vestire la casacca biancorossa?

‘Si. Un paio di anni fa a inizio stagione c’era stato qualche contatto. Poi, però, la trattativa non si è concretizzata".

E’ stato ingaggiato a metà stagione dal Ravenna e due sue reti hanno deciso due partite importanti: il gol del 2-1 allo scadere proprio contro il Forlì e quella, ancora in zona Cesarini, dello 0-2 in casa della Giana Erminio.

"Per me la soddisfazione è di essere riuscito a contribuire a quelle vittorie in due gare così importanti che hanno contribuito a rilanciarci".

Contro il Forlì la sua non è stata un’esultanza un po’ troppo evidente?

"Ero arrivato nello spogliatoio del Ravenna da pochi giorni, e in quell’occasione ho debuttato allo stadio Benelli in una partita fondamentale per la squadra, considerato il periodo difficile che i miei compagni stavano attraversando. Segnare un gol così bello e importante al 90’è stata una grande felicità. La mia è stata una esultanza spontanea, non certo rivolta verso l’avversario".

E se domenica le capitasse di segnare un’altra rete?

"Prima vedremo se sarò in campo e poi se riuscirò a mettere il pallone in rete. Se accadrà, vedrò in quel momento cosa mi sentirò di fare".

Come vede il Forlì di quest’anno?

"Il Forlì è un’ottima squadra che ha dimostrato, per tutta la stagione, di giocare un gran bel calcio. Di certo sta meritando di qualificarsi per playoff".

Più forte il Forlì o il Ravenna?

"Ovviamente saranno il campo e la classifica a stabilire chi è la migliore. Ora sono parte in causa e dico Ravenna".

E domenica chi lo vince questo sentito derby?

"Io ovviamente dico e spero il Ravenna. Sicuramente le due squadre sapranno darsi battaglia disputando una gara che soddisferà entrambe le tifoserie".