Pillastrini lancia Forlì a Udine "Gruppo e difesa super, è favorita"

Ex di entrambe le squadre stasera in campo (ore 20), ha fatto sudare i bianconeri nei quarti con la sua Cividale

di Gianni Bonali

Stefano Pillastrini, 62 anni, ferrarese di nascita, ma da molti anni cervese d’adozione, è l’allenatore del Cividale basket, squadra che ha affrontato nei quarti di finale dei playoff Udine, l’avversaria che Forlì in semifinale stasera torna ad affrontare in gara3 (palla a due ore 20, PalaCarnera). ‘Pilla’ è un ex sia dei forlivesi che dei friulani. E’ stato sulla panchina biancorossa della Libertas in A1 nella stagione 199697 subentrando a Massimo Mangano, in un campionato concluso con la discesa in A2. E’ rimasto in Romagna anche nel campionato successivo, mentre ha allenato i bianconeri nel 200203. Un coach esperto con tanto di panchine prestigiose (fra le tante, Virtus Bologna, Pesaro, Varese e Treviso).

Pillastrini, il calendario propone stasera gara3 tra Udine e Forlì. Ha affrontato gli uomini di Finetti nei quarti e conosce bene sia la piazza friulana che quella forlivese. Che partita si aspetta al PalaCarnera?

"Si affrontano due squadre diverse e il match sarà spettacolare. Udine è una compagine dal grande atletismo e con giocatori di talento, ma in questa stagione ha avuto una storia particolare: hanno cambiato allenatore e diversi elementi, con un rendimento altalenante, con alti e bassi. Forlì, invece, è una squadra molto solida e dalla scorsa estate, a parte la parentesi di Raivio che ha sostituto Sanford infortunato, ha gli stessi uomini e una continuità di risultati importante".

Forlì è avanti 2-0 nella serie ed è quindi a un passo dalla finale. La raggiungerà subito?

"Forlì è chiaramente favorita, ma la serie è ancora aperta. Udine gioca bene al PalaCarnera, che è un palasport caldo, e poi dispone di giocatori veramente talentuosi. Ma Forlì difende bene ed è un gruppo unito".

Parliamo di Alessandro Gentile per Udine e di Vincent Sanford per Forlì.

"Gentile è un campione con caratteristiche tecniche precise. Nell’uno contro uno, per esempio, è devastante ed è in grado di risolvere la partita in ogni momento. Sanford, invece, è un elemento di grande spessore, decisivo per Forlì e molto utile per fare giocare bene la squadra: l’ho votato come miglior giocatore del campionato".

Lei è un cervese d’adozione. Come ha vissuto la tragedia dall’alluvione che ha colpito la Romagna?

"Personalmente non ho avuto conseguenze, ma purtroppo tante persone hanno subìto lutti e sofferenze. Ho diversi amici che, a causa dell’alluvione, stanno affrontando tanti problemi, ma il popolo romagnolo ha un cuore grande e saprà risollevarsi".

In chiusura, come procede la sua esperienza come coach di Cividale?

"Mi trovo molto bene: società, squadra e tifosi sono speciali e nel 2020 ho sposato un progetto che ha puntato a valorizzare dei giocatori giovani. Il nostro lavoro ha portato buoni frutti e il prossimo campionato proveremo a ripeterci su buoni livelli".

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