2008-04-22
LIMOLESE srl è stata dichiarata fallita e il curatore fallimentare è stato nominato l8 aprile. E scritto nero su bianco in una visura della Camera di commercio di Bologna: il curatore fallimentare è il commercialista imolese Claudio Daniele Cialdai. Una notizia che prende alla sprovvista il direttore generale rossoblù Mauro Lelli: «Se così fosse, lImolese cercherà di andare ad acquisire il titolo sportivo dal tribunale, domani (oggi, ndr) faremo verificare alla Camera di commercio di Bologna lesistenza di questo documento e decideremo il da farsi».
Parole telegrafiche quelle pronunciate da Mauro Lelli, parole di chi insieme ad Ercole Ortolani da tre anni si trova a gestire una società non sua e ora rischia di veder vanificato il lavoro che ha tenuto in vita il maggiore club calcistico cittadino. I due dirigenti imolesi tre anni fa furono chiamati dal sindaco Massimo Marchignoli al capezzale del sodalizio più antico della città. Lallora presidente Nicola Di Matteo, dopo la doppia retrocessione dalla serie C2 allEccellenza decisa dalla federazione, preferì non occuparsi più della sua creatura esclusa dal calcio professionistico per i debiti con il fisco: si tratterebbe di circa 634mila euro.
Lelli e Ortolani presero in affitto la società nel torneo 2005/2006 culminato con la retrocessione nel campionato di Promozione, categoria vinta lo scorso anno che ha sancito il ritorno in Eccellenza.
Ora resta da capire quali sono le strade da percorrere, ma soprattutto in che direzione potranno muoversi gli attuali dirigenti che in queste ultime tre stagioni hanno fatto da traghettatori. Il fallimento (unipotesi che circolava da tempo) potrebbe anche aver accelerato il processo di rinascita, ma nella peggiore delle ipotesi, che va presa in considerazione, potrebbe essere anche la fine di una società storica. Quel che è certo, è che ora lImolese dovrà giocare la partita più importante: una corsa contro il tempo che possa permettere di gettare le basi di un nuovo corso.
Lelli e Ortolani hanno sempre mostrato lintenzione di non voler far sparire il calcio in città, si sono sbattuti per continuare lattività sportiva fra mille sacrifici e problematiche di ogni genere. Questa è solo la punta delliceberg che fa tremare quella parte di Imola che ama il calcio e non vuole vederlo cancellato. Inizia la partita più difficile delle ultime stagioni, ma anche il match che potrebbe segnare la svolta riportando il titolo a Imola. Questa ha laria di essere solamente la prima puntata di una storia che avrà tanti capitoli. Il finale è incerto.
LIMOLESE srl è stata dichiarata fallita e il curatore fallimentare è stato nominato l8 aprile. E scritto nero su bianco in una visura della Camera di commercio di Bologna: il curatore fallimentare è il commercialista imolese Claudio Daniele Cialdai. Una notizia che prende alla sprovvista il direttore generale rossoblù Mauro Lelli: «Se così fosse, lImolese cercherà di andare ad acquisire il titolo sportivo dal tribunale, domani (oggi, ndr) faremo verificare alla Camera di commercio di Bologna lesistenza di questo documento e decideremo il da farsi».
Parole telegrafiche quelle pronunciate da Mauro Lelli, parole di chi insieme ad Ercole Ortolani da tre anni si trova a gestire una società non sua e ora rischia di veder vanificato il lavoro che ha tenuto in vita il maggiore club calcistico cittadino. I due dirigenti imolesi tre anni fa furono chiamati dal sindaco Massimo Marchignoli al capezzale del sodalizio più antico della città. Lallora presidente Nicola Di Matteo, dopo la doppia retrocessione dalla serie C2 allEccellenza decisa dalla federazione, preferì non occuparsi più della sua creatura esclusa dal calcio professionistico per i debiti con il fisco: si tratterebbe di circa 634mila euro.
Lelli e Ortolani presero in affitto la società nel torneo 2005/2006 culminato con la retrocessione nel campionato di Promozione, categoria vinta lo scorso anno che ha sancito il ritorno in Eccellenza.
Ora resta da capire quali sono le strade da percorrere, ma soprattutto in che direzione potranno muoversi gli attuali dirigenti che in queste ultime tre stagioni hanno fatto da traghettatori. Il fallimento (unipotesi che circolava da tempo) potrebbe anche aver accelerato il processo di rinascita, ma nella peggiore delle ipotesi, che va presa in considerazione, potrebbe essere anche la fine di una società storica. Quel che è certo, è che ora lImolese dovrà giocare la partita più importante: una corsa contro il tempo che possa permettere di gettare le basi di un nuovo corso.
Lelli e Ortolani hanno sempre mostrato lintenzione di non voler far sparire il calcio in città, si sono sbattuti per continuare lattività sportiva fra mille sacrifici e problematiche di ogni genere. Questa è solo la punta delliceberg che fa tremare quella parte di Imola che ama il calcio e non vuole vederlo cancellato. Inizia la partita più difficile delle ultime stagioni, ma anche il match che potrebbe segnare la svolta riportando il titolo a Imola. Questa ha laria di essere solamente la prima puntata di una storia che avrà tanti capitoli. Il finale è incerto.
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