ENRICO AGNESSI
Cronaca

Caso Caffè della Rocca: area Blu prepara il ricorso al Consiglio di Stato

La vicenda prima dovrà passare dalla commissione consiliare Bilancio. Si attende la pubblicazione del bando per la gestione dell’ex bar Colonne. E nel frattempo la società assume un avvocato esterno di supporto per le gare

Il Caffè della Rocca, visto dall’alto

Il Caffè della Rocca, visto dall’alto

Imola, 22 gennaio 2025 – Il ricorso al Consiglio di Stato si farà; ormai non ci sono più dubbi. Ma prima, la vicenda del bando del Caffè della Rocca dovrà passare dalla commissione Bilancio; anche se la notizia relativa all’ufficialità dell’appello potrebbe essere contestuale o magari precedente alla seduta in Municipio. A una ventina di giorni dalla pubblicazione della sentenza del Tar, che ha dato ragione all’ex gestore Lorenzo Sabbioni (uscito sconfitto dal bando che a inizio 2024 ha assegnato il locale a Emanuele Brusaferri), le sorti del locale a due passi dal monumento simbolo della città entrano di nuovo in una fase calda. Il tutto mentre Area Blu, società in house del Municipio che ha curato il bando annullato dai giudici amministrativi, ha deciso per il futuro di dotarsi di un legale esterno “al fine di supportare in via temporanea” gli uffici nella “predisposizione della documentazione di gara e degli affidamenti diretti”.

Venerdì alle 17 è stata convocata la commissione consiliare richiesta alla minoranza. La seduta potrebbe però slittare all’inizio della prossima settimana. Il motivo? La volontà, da parte della Giunta, di portare il tema davanti alle forze politiche di maggioranza e opposizione una volta che il ricorso sarà cosa certa. O magari unificare e rendere contestuali i due passaggi: l’annuncio dell’appello durante la seduta in Municipio. In commissione, il sindaco Panieri ribadirà quanto già affermato. E cioè: se da un lato la sentenza ha puntato il dito contro l’omessa verifica del possesso dei requisiti morali all’interno del bando, dall’altro quegli stessi controlli (quali il soddisfacimento di tutti gli obblighi relativi al pagamento di imposte, tasse o contributi previdenziali) sono stati svolti da Area Blu pur se non indicati formalmente nella procedura pubblica. Quello dell’appello è però un passaggio inevitabile, al di là della necessità di provare a far valere le proprie ragioni, se si vuole tenere aperto il locale. Panieri fin qui non ha voluto scaricare i vertici di Area Blu, ma la sua insofferenza nei confronti dell’operato della Spa cresce. Nel caso specifico, il sindaco non ha digerito il dover tornare su una vicenda già finita sotto la lente in passato e che considerava chiusa.

Dopo lo ‘schiaffo’ del Tar, nei giorni scorsi è stato portato a termine, non senza patemi per Comune e Area Blu, il bando per la concessione di un altro locale simbolo della socialità imolese, vale a dire il chiosco Dolce Vita. La gestione uscente, in questo caso, è stata confermata. Alla luce del ricorso per il Caffè della Rocca, nel bando per il locale al parco Tozzoni sono stati esplicitati meglio alcuni punti. E in particolare l’inserimento, tra i “requisiti di idoneità soggetti a verifica in caso di aggiudicazione”, anche di una voce che riguarda l’“aver soddisfatto tutti gli obblighi relativi al pagamento di imposte, tasse o contributi previdenziali”. Il pronunciamento del Tar sembra però aver rallentato la pubblicazione di un altro bando per un ulteriore locale di proprietà del Comune: si tratta dell’ex bar Colonne, sulla cui riapertura la Giunta fa grande affidamento per completare un ideale tris in centro storico dopo il ritorno in affari del fu Opera Dulcis (oggi ControCorrente) e dello storico Bacchilega oggi nelle mani del pasticciere Caridi. Per arrivarci, servono però importanti lavori di ristrutturazione e, soprattutto, un bando che non lasci spazio ad ambiguità. Forse proprio per questo nei giorni scorsi Area Blu si è dotata di un rinforzo dal punto di vista legale. Un avvocato di Torino che il 10 gennaio ha dato la propria disponibilità, fino al 31 ottobre, dopo che gli era stata formulata un’offerta tre giorni prima.