FRANCESCA PRADELLI
Cronaca

Castel Guelfo, rabbia e sconcerto. I cittadini svuotano le case, in strada le cataste di oggetti

Tanti al lavoro con pale, scope e stivali: "Non è possibile che succeda una seconda volta". Il sindaco Franceschi: "Lavoriamo ininterrottamente per pulire tutto. Non ci fermeremo"

Castel Guelfo, rabbia e sconcerto. I cittadini svuotano le case, in strada le cataste di oggetti

A Castel Guelfo si è ripresentato lo scenario sconsolante del dopo alluvione, già visto nel 2023. Qui, ma anche in altri luoghi della Romagna. Fuori dalle case, in strada, è accatastato il materiale estratto dall’acqua che ha invaso case e scantinati. Lavatrici, cuscini, sedie, divani, tavoli, ma anche giocattoli. Ricordi, frammenti di vita. Quasi tutto da buttare. E fra i cittadini c’è grande amarezza. Si respira, si percepisce in paese. A rimarcare l’impressione di un evento che si ripresenta come e peggio che l’anno scorso c’è il fatto che l’acqua è uscita dal Sillaro nello stesso punto di maggio 2023. Quindi dalla zona fra Pianta (territorio dozzese) e Bettola, arrivando in paese prima dell’una e raggiungendo anche mezzo metro, invadendo garage, scantinati, ma anche piani terra delle case. Allagando e distruggendo. A essere maggiormente colpite sono state soprattutto la piazzola Dante Alighieri nella zona dei portici, via Nadi e via Zanelli. Ieri le strade erano più pulite, grazie all’impegno dei cittadini oltre che all’intervento della Protezione Civile di Reggio Emilia e Piacenza.

Castel Guelfo, rabbia e sconcerto. I cittadini svuotano le case, in strada le cataste di oggetti
Tanti al lavoro con pale, scope e stivali: "Non è possibile che succeda una seconda volta". Il sindaco Franceschi: "Lavoriamo ininterrottamente per pulire tutto. Non ci fermeremo". . .

L’amarezza della prima fase, però sta pian piano trasformandosi in rabbia, un sentimento che sembra aleggiare nell’aria tra i cittadini. Anche oggi, armati di scope, stivali di gomma e idropulitrici, puliscono i garage, reduci dal fango e dall’acqua. "Non può essere che succeda di nuovo una seconda volta, è uno schifo", dice una donna ad alta voce, mentre si dirige a dare una mano a una famiglia intenta a pulire il cortile di un palazzo. Il fango copre tutto, non si vede nemmeno il colore del pavimento. Le strade e gli ingressi delle case sono ricolme di oggetti ammucchiati. "Avevamo comprato tutto una seconda volta da poco e i soldi li abbiamo messi di tasca noi - dice una cittadina - E adesso? Come si fa a ripartire?"

Presente sul posto in via Zanelli, una delle aree più colpite, Civile, anche il sindaco di Castel Guelfo, Claudio Franceschi: "Stiamo lavorando ininterrottamente, sono tre notti che non dormiamo. Contiamo entro domenica di aver pulito tutto. Abbiamo gli spurghi e non solo. Abbiamo messo a disposizione un’area dedicata allo scarico dove verranno buttate via le cose non più funzionanti e chiederemo al personale della Protezione Civile di restare – ha dichiarato –, purtroppo stavolta l’impatto è stato più violento che nel 2023, ma non ci fermeremo".