Il Cavallino trionfa. Sticchi Damiani (Aci) festeggia la Ferrari ma ‘dimentica’ Imola

Il numero uno dell’Automobile Club ha parlato genericamente di "mantenere l’Italia nel calendario iridato dopo il 2025". E si è complimentato con Monza per i lavori completati.

Il Cavallino trionfa. Sticchi Damiani (Aci) festeggia la Ferrari ma ‘dimentica’ Imola

Il Cavallino trionfa. Sticchi Damiani (Aci) festeggia la Ferrari ma ‘dimentica’ Imola

Parla genericamente di "mantenere l’Italia nel calendario iridato dopo il 2025" il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, congratulandosi con la Ferrari per il successo nel Gp di F1 in Australia di domenica scorsa. E subito dopo, a ribadire i concetti già espressi qualche settimana fa ("Monza viene prima di tutto"; "Dobbiamo chiudere il più in fretta possibile per Monza, poi vediamo il resto"; "Possibilmente dobbiamo cercare di portare a casa un rinnovo di dieci anni"), mette in evidenza i lavori in corso sul circuito brianzolo. E per questo il Moto Club Imola chiede oggi chiarezza e trasparenza al presidente dell’Aci. "Faccio i miei complimenti alla Ferrari per la splendida doppietta di Carlos Sainz e Charles Leclerc – sono le parole di Sticchi Damiani dopo la gara che ha riportato il Cavallino rampante alla vittoria –. L’affermazione di un marchio che è tra i più riconosciuti dell’Italia nel mondo ci conforta e ci stimola in questa fase dove l’intera squadra dell’Automobile Club d’Italia sta lavorando con grande impegno, non solo per organizzare al meglio il doppio appuntamento italiano del Mondiale di F1, in programma a Imola il 19 maggio e a Monza il primo settembre, ma anche nelle trattative per mantenere l’Italia nel calendario iridato dopo il 2025".

E ancora: "In questa ottica non vanno dimenticati i lavori che da oltre due mesi stanno interessando l’Autodromo Nazionale di Monza – conclude il numero uno dell’Aci – per renderlo sempre più confortevole e al passo con le esigenze che la Formula 1 moderna necessita".

Nessun riferimento agli interventi che, per le medesime ragioni, il Con.Ami ha in parte compiuto lo scorso anno (la passerella sopra i box costata oltre tre milioni di euro) e in parte ha annunciato nelle scorse settimane (la copertura della terrazza sostenuta economicamente anche dalla Regione), prestando tra l’altro il fianco alle proteste delle forze politiche di opposizione.

Eppure fino a qualche mese fa si parlava di un rinnovo unico di cinque anni (fino al Gp del 2030 compreso) per Monza e Imola, con una base di partenza di 300 milioni di dollari, 30 milioni a gara. Quella proposta, adesso, resta sullo sfondo. E il circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari verrebbe di fatto scaricato. Con il pericolo, concretissimo, di rimanere fuori dalla contesa.

Impossibile per Imola pensare a una trattativa per il rinnovo del Gp senza l’apporto di Aci. Oggi per avere il Circus all’Enzo e Dino Ferrari l’esborso è infatti di 25 milioni di dollari annui. È una cifra che viene coperta in buona parte dall’Istituto per il commercio con l’estero (Governo), ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Regione. Mettono cinque milioni ciascuno, che si sommano ai due milioni stanziati dal Con.Ami. Il resto è appunto a carico di Aci, che gestisce la vendita dei biglietti (11 milioni incassati nel 2022) e, a fronte delle forti spese organizzative, riesce a chiudere l’evento sostanzialmente in pari (52mila euro di passivo nell’ultima edizione disputata) a fronte però di ricadute enormi per il territorio. In attesa che il Governo si esprima sulla vicenda, le dichiarazioni di Sticchi Damiani indispettiscono gli appassionati locali. E in particolare il Moto Club Imola: "Registriamo positivamente la volontà del presidente di Aci, Sticchi Damiani, nel voler portare avanti le trattative per ‘mantenere l’Italia nel calendario iridato dopo il 2025’. Questa frase dice tutto e niente: quali sono le intenzioni per Imola? Vogliamo sperare che ci sia l’impegno di mantenere in trattativa anche il nostro autodromo. Chiediamo chiarezza".