"Raddoppiata la spesa per la luce Non oso pensare al riscaldamento in inverno"

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I rincari delle utenze hanno fatto perdere il proverbiale sorriso anche ad Ambra Lenini, da anni al timone dell’Osteria del Vicolo Nuovo: "Avevo sottovalutato il problema, ma la spesa per l’energia elettrica è raddoppiata rispetto allo scorso anno – osserva la ristoratrice –. E il divario è ancora più marcato spostando il parallelo sempre più indietro nel tempo". Carta canta. La bolletta di giugno 2022 dell’esercizio riporta un costo totale di 2.400 euro. Trecentosessantacinque giorni prima, invece, si era fermata a 1.200. "Anche quella del gas è salita in modo esponenziale – prosegue –. Ma gli aumenti riguardano tutte le materie prime. Noi, però, lavoriamo soprattutto con quelle in cucina". Qualche esempio? "L’olio di semi di girasole, la farina ed il pesce – specifica la donna –. Ormai fare la spesa è diventato come andare in gioielleria. E c’è pure carenza di scelta". Amare riflessioni. "Il quadro è preoccupante – sentenzia –. Per ora ci stiamo facendo carico di tutti gli aumenti, ma in questo modo non potremo andare avanti a lungo. Ritoccare i listini? Sarebbe un brutto bentornato per i nostri clienti dopo le ferie estive". Pochi spiragli in fondo al tunnel. I possibili accorgimenti, poi, assomigliano a quei palliativi che non invertono la rotta. "Ricicleremo la carta per stampare i nostri menù giornalieri perché è cresciuto pure il costo delle risme – ragiona la Lenini –. Staremo più attenti anche all’uso della luce. Magari riscopriremo il piacere di certe atmosfere romantiche a lume di candela".

Ma non tutto è possibile. "Difficile centellinare l’utilizzo del condizionatore nelle sale interne del locale quando le temperature sono roventi come quelle toccate in estate – sottolinea -. Non oso immaginare cosa succederà questo inverno con il riscaldamento. Tira una brutta aria".

Mattia Grandi