REDAZIONE IMOLA

Il ricordo fra le onde: inclusione e solidarietà, i ragazzi di Raffaele in barca a vela

L’assistente sociale è morto in aprile durante una sessione di pesca in apnea. Coinvolti gli utenti delle comunità ‘Arcobaleno’ e ‘Il giardino dei ciliegi’

Raffaele Gulmanelli e, a lato, un momento dei due giorni di ‘Vela d’amare’

Raffaele Gulmanelli e, a lato, un momento dei due giorni di ‘Vela d’amare’

Imola, 12 settembre 2024 – Due esperienze all’insegna della vela e della socialità, dedicate ai giovani, nel ricordo di Raffaele Gulmanelli. Grande successo l’iniziativa ‘Vela d’amare’, organizzata dall’associazione di promozione sociale Raflì e interamente finanziata dalle donazioni raccolte in memoria del 36enne imolese morto lo scorso aprile durante una sessione di pesca in apnea all’isola del Giglio.

L’evento si è svolto tra martedì e ieri a Ravenna, in collaborazione con la locale Lega navale, che ha messo a disposizione barche e istruttori. Il primo giorno ha visto coinvolti gli utenti della comunità diurna Arcobaleno dell’Ausl di Imola, dove Gulmanelli lavorava in qualità di assistente sociale; mentre il secondo giorno è stato dedicato ai ragazzi della comunità terapeutica ‘Il giardino dei ciliegi’ che ha sede in zona Piratello. Per tutti loro, l’iniziativa ha rappresentato un’opportunità preziosa per sperimentare attività nuove, fare squadra e condividere momenti di serenità e inclusione.

“La partecipazione entusiasta dei ragazzi ci dimostra quanto siano fondamentali queste occasioni di socialità, che offrono un’alternativa positiva e stimolante al loro percorso di vita – racconta Isabella Signani, referente del progetto sportivo di Raflì – . Grazie alla generosità dei donatori, possiamo offrire non solo esperienze come la vela, ma anche borse di studio e corsi di nuoto, ampliando le opportunità per i giovani in situazioni di fragilità. Per coloro che hanno beneficiato dell’esperienza, partecipare a ‘Vela d’amare’ è stato molto più di un semplice giro in barca: è stata un’occasione di socialità, di scoperta e di crescita personale, elementi fondamentali nel loro percorso di recupero e inclusione sociale”.

Loretta Strada, referente dei progetti di formazione di Raflì e madre di Gulmanelli, esprime gratitudine verso tutti i sostenitori dell’iniziativa. “‘Vela d’amare’ è un modo per ricordare mio figlio Raffaele e per proseguire il suo impegno sociale, creando nuove opportunità per i giovani – ricorda –. Continueremo con determinazione questo percorso, con tanti altri progetti in programma come premi scolastici e corsi di nuoto gratuiti”.

L’associazione Raflì invita tutti a seguire i propri canali social e il sito web per rimanere aggiornati sulle prossime iniziative e continuare a sostenere l’associazione nel promuovere il benessere e l’inclusione sociale attraverso lo sport.