
Scambi interrotti dalla Bielorussia. Ospitati in città ragazzi moldavi
Dalla Moldavia a Imola, rispettando un impegno che cambia pelle e si rinnova. Ricevuti l’altra mattina in Municipio, dal sindaco Marco Panieri e dal vicesindaco Fabrizio Castellari, i ragazzi ospiti in città dell’associazione ‘Insieme per un futuro migliore’. "La Bielorussia ha sospeso unilateralmente la realizzazione dei progetti di risanamento a favore dei propri minori residenti in zone radioattivamente contaminate – ricostruisce Arena Ricchi, presidente dell’associazione ‘Insieme per un futuro migliore’ -. Sarebbe stato un peccato disperdere l’esperienza accumulata in quasi 30 anni di attività". Così, in primavera, Ricchi e altri componenti dell’associazione si sono recati nel distretto di Hînce?ti, al confine con la Romania, e unitamente alle autorità locali è stato predisposto un programma di risanamento sociale a favore dei più deboli. Per questo motivo sono arrivati a Imola sei adolescenti con una accompagnatrice.
"Considerata la difficoltà a trovare famiglie disposte ad accogliere un adolescente per tre settimane, abbiamo convenuto di ospitarli in un appartamento unitamente alla accompagnatrice/interprete e di far loro trascorrere in famiglia solo i fine settimana – aggiunge Ricchi –. Al termine dell’esperienza ci attende il confronto con le autorità moldove che sono interessate all’ampliamento del progetto. E stiamo già pensando di ‘adottare’ una scuola così come facemmo in Bielorussia".
Il soggiorno sarà animato da visite guidate, piscina, gite al mare in collaborazione con Auser, privilegiando la conoscenza della città e l’inserimento nel tessuto cittadino.
"Non posso non sottolineare il dispiacere di quest’anno nel non ricevere i numerosi bambini bielorussi provenienti dalle zone contaminate a seguito del disastro di Chernobyl, che ogni anno partecipavano ai progetti, a causa della sospensione unilaterale di qualsiasi collaborazione voluta dal governo bielorusso – commenta il sindaco Panieri –. Una scelta incomprensibile e dannosa per i minori coinvolti. Imola si conferma però una terra di valori, con un sentimento di solidarietà profondamente radicato e praticato".