Serve fiducia nella diplomazia e negli accordi

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Danilo

Galassi*

Siamo fortemente preoccupati per le ripercussioni che le tensioni causate dalla guerra alle porte dell’Europa avranno sulla ripresa del nostro sistema economico. Ne soffrirà il nostro export, ma anche lo shopping, la ristorazione e il turismo. Questa situazione va a sommarsi alla già grave crisi energetica che da mesi sta colpendo l’Italia e l’Europa. Gli aumenti del grano, del carburante e di tutte le materie prime rischiano di compromettere la buona crescita che il nostro paese stava registrando, spostando ulteriormente l’orizzonte del ritorno alla normalità. Nei fatti il comparto dell’ingrosso alimentare segnala già un’impennata dei prezzi del frumento (l’area Russia-Ucraina è tra le maggiori per le forniture di grano e mais) che avrà ricadute pericolose nei settori alimentari. I rincari petroliferi a loro volta hanno già ripercussioni sui costi e sulla disponibilità delle materie prime. Forte è la preoccupazione anche per il comparto del turismo: tra i luoghi più colpiti ci saranno le città d’arte e dello shopping, le località di vacanza predilette dai turisti Russi tra cui anche la nostra Riviera Romagnola (i turisti russi in Italia erano 1,5 milioni nel 2019 e hanno speso nel nostro Paese 984 milioni di euro). A tutto questo si somma la nuova tendenza dei turisti americani che si presume saranno meno orientati ai viaggi in Europa. In questo quadro generale è chiaro che anche il nostro Circondario Imolese sarà danneggiato in proporzione. Ora però il pensiero corre alla grave emergenza di livello mondiale. Serve confidare nelle azioni del governo, della diplomazia e degli accordi internazionali affinché si estingua il rischio dell’accanirsi di un conflitto che nuocerebbe al mondo.

*Presidente Confcommercio Ascom Imola