REDAZIONE IMOLA

"Serve un confronto sull’inclusione"

La Funzione pubblica della Cgil di Imola chiede un confronto immediato con gli enti del circondario per migliorare l'applicabilità dell'accordo per l'inclusione scolastica dei bambini con disabilità.

La Funzione pubblica della Cgil di Imola chiede un confronto immediato con gli enti del circondario per migliorare l'applicabilità dell'accordo per l'inclusione scolastica dei bambini con disabilità.

La Funzione pubblica della Cgil di Imola chiede un confronto immediato con gli enti del circondario per migliorare l'applicabilità dell'accordo per l'inclusione scolastica dei bambini con disabilità.

Un "immediato confronto" con gli enti del circondario per "trovare una migliore applicabilità dell’accordo di programma metropolitano per l’inclusione scolastica e formativa dei bambini, alunni e studenti con disabilità (legge 104/1992)". Lo chiede la Funzione pubblica della Cgil di Imola.

"Occorre non lasciare in balìa di situazioni non determinate il personale educativo qualora la sospensione del servizio sia imputabile a causa di forza maggiore e/o per decisione dell’ente gestore – spiega Mirco Sergi per conto della sigla sindacale –. Per ovviare a queste problematiche, occorre dare a quanto previsto nell’accordo di programma metropolitano per tutto il periodo del calendario scolastico".

La Fp Cgil Imola sostiene le richieste delle educatrici e degli educatori perché "non è sostenibile il fatto che oltre ad essere part-time, spesso involontari, questi lavoratori e lavoratrici vedono aumentare la precarietà e la flessibilità – spiega Sergi –, a causa di decisioni prese dagli enti committenti che non rispondono economicamente alle ricadute economiche delle decisioni prese".

Il sindacato chiede quindi "l’immediato confronto con gli enti del circondario perché si attivi immediatamente l’educatore d’istituto per tutto il periodo di apertura scolastica per le ore e/o dei giorni non prestati sul fronte bambino affidato – conclude Sergi - mantenendo il diritto di alla retribuzione e il diritto al recupero delle ore non effettuate per cause di forza maggiore come per esempio le allerta per clima avverso o chiusure straordinarie".