Autodromo di Imola, Sangiorgi. "Selvatico Estense si dimetta"

La sindaca allo scoperto contro il presidente di Formula Imola. E anche il centrodestra incalza

Manuela Sangiorgi e Uberto Selvatico Estense (IsolaPress)

Manuela Sangiorgi e Uberto Selvatico Estense (IsolaPress)

Imola, 21 febbraio 2019 - E' un rapporto impossibile da ricucire quello tra la Giunta e Formula Imola, società che gestisce l’attività dell’Autodromo. Dopo le violente schermaglie dei giorni scorsi tra l’amministrazione e Uberto Selvatico Estense, ieri la sindaca Manuela Sangiorgi è tornata a chiedere le dimissioni del presidente della Spa. Una richiesta, quella del passo indietro di Selvatico Estense, avanzata dalla prima cittadina già al momento del proprio insediamento in Comune; e ribadita, tra le righe, anche all’apice del recente scontro sulle questioni Dekra e rumore; ma con toni decisamente più morbidi rispetto alle sciabolate di ieri nonché alle punzecchiature delle scorse settimane. Anche perché la forte presa di posizione della Sangiorgi ha fatto sì che, dalle file dell’opposizione, anche il centrodestra ne approfittasse per tornare alla carica del ‘nemico’ Selvatico Estense, rimasto ieri in silenzio.

«Nonostante le diverse occasioni di incontro e confronto alle quali avrebbe potuto e dovuto partecipare e portare un approccio fattivo alla gestione dell’autodromo – ha detto la sindaca riferendosi al numero uno di Formula Imola –, ha preferito rilasciare interviste ai giornali con dichiarazioni gravi che danneggiano non solo l’immagine di questa Amministrazione comunale, ma anche del nostro vanto ed orgoglio più grande, e cioè il nostro autodromo». Per queste dichiarazioni «chiediamo fin da ora che il presidente si assuma la sua responsabilità personale – ha aggiunto la Sangiorgi –. Ci aspettiamo, quindi, almeno la coerenza delle sue dimissioni». Nel contempo, «vogliamo tranquillizzare tutti i cittadini circa il fatto che l’autodromo avrà un calendario ricco di eventi ed attività – ha assicurato sempre la sindaca –, senza tralasciare il rispetto delle normative sulla tutela acustica».

Dai banchi dell’opposizione, ma solo quelli occupati dal centrodestra (il Pd resta evidentemente legato alla figura scelta dalla precedente amministrazione per il rilancio del circuito), a chiedere un cambio di passo è innanzitutto il civico di ‘Patto per Imola’, Giuseppe Palazzolo: «Se il vertice di Formula Imola ha comunicato la propria intenzione di voler recedere dall’attuale protocollo operativo in materia di inquinamento acustico, significa che non si ha intenzione di dialogare con la proprietà. Pertanto invito la presidente del Con.Ami, Stefania Forte, a procedere immediatamente a nominare un nuovo Cda di Formula Imola (partecipata al 100 dal Consorzio, ndr)».

In casa Lega, secondo Daniele Marchetti, «la guida di Formula Imola va certamente cambiata, ma ci auguriamo che l’autodromo continui ad essere considerato una risorsa per la città». Mentre il collega di schieramento, Simone Carapia, oltre alle dimissioni di Selvatico Estense vorrebbe anche quelle dell’ex presidente di Con.Ami, Stefano Manara, ancora oggi nel Cda di Hera. «Non ci sono norme e vincoli per cui debbano rimanere».