ENRICO AGNESSI
Politica

Imola, candidato donna per il centrosinistra

Pd e alleati verso l’accordo. L’avvocatessa Carmela Cappello in pole position

L’avvocatessa Carmela Cappello, 53 anni

L’avvocatessa Carmela Cappello, 53 anni

Imola, 10 aprile 2018 – Incontri, telefonate e indiscrezioni si rincorrono durante tutto l’arco della giornata. Come al solito, più del solito. Ancora consultazioni frenetiche, ieri, in viale Zappi: il Pd e i suoi alleati continuano infatti la trattativa sul nome del candidato sindaco del centrosinistra. E l’accordo, stavolta, sembra davvero a un passo. Anche se verrà formalizzato solo nella giornata di oggi, dopo un altro giro di riunioni. La coalizione, salvo strappi dell’ultimo minuto, andrà dagli ex fuoriusciti di Mdp ai cattolici centristi di Imola Più, passando per i socialisti e la lista civica ImolaFuturo. E il nome sul quale si pare intenzionati a puntare è quello di una donna. Non di partito.

Dopo che, nella prima parte della giornata, i rumors sembravano convergere sulla figura di Gianna Machirelli, avvocatessa di grande esperienza sorella di Augusto, ex direttore generale di Con.Ami, dal pomeriggio in avanti sono salite in maniera esponenziale le quotazioni di un’altra avvocatessa, Carmela Cappello, consigliera delegata di Acer. In mezzo, anche qualche timido segnale attorno al nome di Renata Rossi Solferini, neopresidente del Consiglio di amministrazione dell’Asp. Al quale però non è seguito nulla.

Nata a Polla (Salerno) nel 1965, laureata con lode alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna nel 1989, la Cappello sembrava destinata a entrare nella Giunta di Daniele Manca a novembre 2013, all’epoca del primo rimpasto. E oggi appare decisamente in vantaggio rispetto alle altre due colleghe per correre come aspirante sindaco del centrosinistra. Un’altra donna, dopo che il M5s ha deciso di puntare sull’ex consigliera comunale Manuela Sangiorgi. L’ultima parola sulla candidatura della Cappello spetterà però, come detto, agli alleati del Pd, pronti comunque all’intesa.

Discorso diverso per il Partitone, visto che in tre si erano resi disponibili a scendere in campo in vista dell’appuntamento elettorale del 10 giugno: Davide Tronconi, Fabrizio Castellari e Marco Panieri, tutte possibili candidature vanificate dalla volontà dai vertici Dem di puntare su un profilo non politico in grado di segnare una certa discontinuità rispetto al recente passato. Come la prenderanno, adesso, i tre esclusi e i loro sostenitori? E’ presto per dirlo. Di sicuro, al nome della Cappello – e a quelli delle sue due colleghe – si è arrivati dopo che in queste settimane dalla società civile erano giunti in viale Zappi solo segnali negativi.

Mai come stavolta, infatti, sono stati tanti i nomi di possibili candidati sindaci circolati invano. Ora, però, sembra esserci davvero quello definitivo. Per capire se quella ‘in rosa’ sarà per il Pd la scelta vincente, bisogna aspettare due mesi. Più eventuale ballottaggio. Un’ipotesi, quella del secondo turno, con M5s e centrodestra esaltati dal risultato delle Politiche, che non è mai stata così concreta.