Bologna, un aeroporto disorganizzato

La voce dei lettori

Mi scrivono amici americani di ritorno da Bologna: città meravigliosa, ma la gioia del soggiorno rovinata dal passaggio all’aeroporto Marconi. Affollamento, disorganizzazione, nessun posto a sedere, bagni da terzo mondo. Banchi del check-in con poco personale. In piedi decine di minuti anche lungo le scale prima di prendere un autobus per percorsi di venti metri. Ne convengo. Le mie recenti esperienze sono analoghe. Che peccato! Sino a tre, quattro anni fa quello di Bologna era l’aeroporto modello. Ora è il peggiore in Italia. E la colpa è doppia: del management e della miopia degli amministratori comunali che non hanno capito da tempo che c’è bisogno di un nuovo aeroporto fuori città. Ne sarebbero grati anche coloro che abitano nei paraggi e che sono costretti a notti insonni.

Cesare De Carlo