REDAZIONE MACERATA

A otto anni dal sisma, ancora 10.556 sfollati

Macerata conta 417 terremotati, Tolentino 1.625. Le percentuali più alte nell’entroterra: a Visso oltre metà dei residenti ha la casa inagibile

Operai impegnati nella ricostruzione a Visso

Operai impegnati nella ricostruzione a Visso

A otto anni dal triste anniversario del 24 agosto 2016, dalla prima di una lunga serie di scosse che cambiarono il volto dell’entroterra con l’apice nell’ottobre dello stesso anno, la provincia di Macerata conta 10.566 sfollati (su un totale di 269.248 abitanti). Nel 2023 erano 12.467 e 13.412 nel 2022 .

I dati, forniti dalla Regione, vedono Muccia, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Pieve Torina con le percentuali più alte di persone fuori casa in rapporto alla popolazione. Muccia ad esempio, su un totale di 863 residenti, ne ha 122 che ancora percepiscono il contributo di autonoma sistemazione, il Cas, e 330 nelle casette, le cosiddette Sae, soluzioni abitative di emergenza; in pratica 452 terremotati, ovvero il 52,37 per cento. In calo rispetto all’anno scorso, quando si contava il 59,4 per cento degli abitanti, e al 2022, quando la percentuale era del 62,64 per cento. A Castelsantangelo sul Nera, su 248 abitanti 23 sono in Cas e 99 nelle Sae più tre in una struttura sociosanitaria, per un totale di 125, ovvero il 50,4 per cento, mentre nel 2023 era il 56,4 per cento. A Visso, su 1.024 abitanti, 91 sono ancora in Cas e 456 nelle casette per un totale di 547, ovvero il 53,4 per cento, mentre nel 2023 il 55 per cento. A Ussita, su 395 abitanti, 47 sono in Cas e 155 nelle Sae, più 3 nelle strutture sociosanitarie per un totale di 205, ovvero il 51,89 per cento, contro il 53 per cento del 2023. A Pieve Torina, su 1.352 abitanti, 202 sono in Cas e 418 nelle Sae, per un totale di 620, ovvero il 45,8 per cento, rispetto al 49,6 per cento dell’anno scorso. Tra i Comuni più danneggiati anche Valfornace: su 956 abitanti, 369 sono terremotati (38.59 per cento): 97 in Cas, 268 in casetta e 4 negli alloggi. L’anno scorso erano circa il 41 per cento. E Fiastra, su 646 abitanti, 187 sono fuori casa (29 per cento), rispetto ai 195 del 2023 (30,2 per cento). A San Ginesio, su 3.236 persone, 402 sono terremotate (il 12,4 per cento). A Cessapalombo, su 457 abitanti, 89 hanno l’abitazione inagibile (19,47 per cento), a Caldarola, su 1.705 abitanti, 356 (20,87 per cento). A Gagliole, su 585 abitanti, 128 sono fuori casa (21,8 per cento). A Monte Cavallo, il Comune più piccolo per popolazione residente, su 111 abitanti, 5 sono in autonoma sistemazione (4,5 per cento) e 18 in casetta (16,2). A Camporotondo, su 515 abitanti, 92 sono fuori casa, il 17,86 per cento.

Il capoluogo di provincia, Macerata, su 41.047 abitanti, conta 417 persone ancora in autonoma sistemazione (per 216 nuclei); nel 2023 erano 476 persone in autonoma sistemazione. A Camerino, città simbolo del sisma, su 6.692 abitanti, 1.582 sono fuori casa, il 23,6 per cento (l’anno scorso il 25,4). Ci sono 996 abitanti che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione e 564 vivono nelle casette, 22 nelle strutture invendute (alloggi Erap). A Tolentino, su 18.772 abitanti, si contano in tutto 1.624 terremotati (8,65 per cento); 1.584 sono in Cas rispetto ai 2.549 del 2022; Tolentino è l’unico Comune che non ha scelto le casette ma gli appartamenti veri e propri. A fine maggio è stata sgomberata e chiusa l’area container di via Colombo, in piedi dal 15 gennaio 2017. Ora ospita la cittadella sanitaria, in corso di realizzazione.

San Severino, su 12.304 abitanti, ne ha 619 in Cas, 181 nelle Sae e 13 nelle strutture invendute per un totale di 813 persone fuori casa, ovvero il 6,6 per cento. Nel 2023 si registravano 736 in Cas, 171 in Sae e 13 nelle strutture invendute (7,4 per cento). A Pioraco, su 1.031 abitanti, 159 (110 in Cas e 49 in Sae), il 15,4 per cento (rispetto al 18,5 pe cento del 2023).

Lucia Gentili