Contro il virus Dengue il Comune non provvederà a effettuare ulteriori disinfestazioni, e la battaglia alla zanzara dovranno farla i cittadini. È stabilito da una ordinanza emessa ieri dal Comune (nella foto il sindaco Ciarapica), dopo aver ricevuto una comunicazione dell’Ast Macerata - Unità operative per la prevenzione malattie infettive e per l’igiene di ambienti aperti. Galeotti i casi di febbre Dengue che si sono verificati a Fano e a Tolentino, trasmessa dalla puntura delle zanzare, in consiglio comunale era stato chiesto al sindaco di provvedere a una ulteriore disinfestazione del territorio, esclusa dal primo cittadino che ha richiamato quelle fatte la scorsa estate, l’ultima a luglio. Quindi l’emissione del provvedimento per ordinare ai cittadini comportamenti più stringenti e necessari a limitare il proliferare delle zanzare, da attuare fino al 31 ottobre. Le nuove disposizioni riguardano soltanto i privati, che nelle loro abitazioni, nei negozi, nelle fabbriche, nei cantieri edili e perfino davanti alle tombe dei propri cari dovranno fare guerra alle zanzare in questo periodo. L’imperativo è evitare di lasciare contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana o acqua stagnante, habitat ideale per le zanzare. Occhio a chi va al cimitero perché dovrà riempire i vasi portafiori con sabbia umida, a meno di innaffiarli con prodotti larvicidi. E pure chi ha l’orto dovrà eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso, per poi sistemare tutti i materiali in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia.
Sono numerosissime le disposizioni dettate nell’ordinanza che da ieri è pubblicata nel sito Internet del Comune. Per chi dovesse trasgredire, sono previste sanzioni tra gli 80 e i 500 euro.