LUCIA GENTILI
Cronaca

Agricoltura in festa con Lollobrigida: "Priorità a biologico e made in Italy"

Il ministro all’iniziativa nazionale di Copagri all’Abbadia: sull’alluvione partiamo dagli interventi d’urgenza

Il taglio del nastro di «Agricoltura in festa» con il ministro Francesco Lollobrigida: la due giorni nazionale di Copagri prosegue oggi all’Abbadia di Fiastra (foto Pierpaolo Calavita)

Il taglio del nastro di «Agricoltura in festa» con il ministro Francesco Lollobrigida: la due giorni nazionale di Copagri prosegue oggi all’Abbadia di Fiastra (foto Pierpaolo Calavita)

Biologico, cambiamenti climatici, cinghiali e peste suina sono stati i temi trattati ieri dal ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e dal governatore Francesco Acquaroli all’Abbadia di Fiastra, per l’iniziativa nazionale di Copagri "Agricoltura in festa". "Il settore agricolo è centrale, lavora per garantire reddito ma anche rispetto dell’ambiente – ha esordito il ministro –. Aver scelto un luogo così importante come questa abbazia segna quella continuità che c’è nelle nostre produzioni, con una storia secolare dietro. Orgoglio made Italy, qualità, biologico per il benessere e la salute, sicurezza alimentare sono nostre caratteristiche. Bisogna andare verso l’eliminazione degli agrofarmaci. Il reddito degli agricoltori deve essere commisurato agli sforzi per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente e la qualità dei prodotti. Questa è la sfida che abbiamo raccolto. Il biologico tendenzialmente ha produzioni inferiori: per questo bisogna riuscire, creando una coscienza comune, a far comprendere che un prodotto biologico ha un costo superiore. Occorre fare in modo che venga riconosciuto il giusto valore dai consumatori, dai cittadini. Dobbiamo investire in ricerca e tecnologie, ad esempio per piante più resistenti alle fitopatie (patologie vegetali). Il governo ha stanziato 22 milioni per il bio".

Sui danni causati dall’alluvione, il ministro ha aggiunto: "Partiamo dagli interventi d’urgenza, persone, animali e cose, ripareremo i danni cercando il massimo delle risorse disponibili per farlo; il governo Meloni agisce in tempi più veloci di quelli precedenti". Il ministro è passato quindi alla peste suina: "L’agente patogeno è 15-20 volte più pericoloso e contagioso di quello del Covid in termini di diffusione. Non tocca l’essere umano, ma indirettamente sì, sull’economia legata all’allevamento. Il commissario Giovanni Filippini, tra l’altro marchigiano, sta lavorando con grande attenzione. Bisogna intervenire per rallentare la diffusione con soluzioni dal punto di vista scientifico; necessaria anche una riduzione dei cinghiali, in numero eccessivo rispetto a quanto il nostro ecosistema possa sopportare. Per decenni si è fatto finta di niente mettendo la polvere sotto il tappeto. Noi invece stiamo affrontando i problemi. Comunque, dai dati che abbiamo, ci sarebbe un’inversione di tendenza: un rallentamento della peste suina africana (Psa), con focolai che tentiamo in maniera rigidissima di controllare. Di conseguenza, occorre risarcire gli allevatori per i danni subiti, sperando di non avere ulteriori contrazioni dell’export; le norme dovrebbero essere calibrate più sui protocolli di sicurezza dei singoli impianti. Stiamo cercando di dare sostegno agli allevatori intervenendo con risorse". Il problema del cambiamento climatico e degli ungulati è stato affrontato anche dal governatore Acquaroli. "L’agricoltura è una priorità del governo nazionale, lo è anche per quello regionale – ha detto il presidente –. Purtroppo il nostro territorio, negli ultimi tre anni, ha registrato tre alluvioni, nel 2022, ‘23 e ‘24. Ci fa capire quanto siano essenziali gestione e manutenzione del territorio; prima c’era un approccio ambientalista sbagliato. Per gli alluvionati stiamo operando secondo la linea strategica del governo: prima la somma urgenza e il recupero della viabilità per ridare normalità e fruibilità del territorio, poi famiglie e imprese, tra cui quelle agricole. Con la disponibilità di risorse che ci sono state date e che verranno. La questione della fauna selvatica in eccesso è importante, anche in termini di sicurezza. Stiamo lavorando su questo con l’assessore Andrea Maria Antonini".