CHIARA MARINELLI
Cronaca

Anziano truffato con una telefonata. Denunciato un 26enne campano

Il ragazzo si era spacciato per il figlio di un sangiustese. L’allerta del Comune: mai fornire. dati personali a sconosciuti.

Il ragazzo si era spacciato per il figlio di un sangiustese. L’allerta del Comune: mai fornire. dati personali a sconosciuti.

Il ragazzo si era spacciato per il figlio di un sangiustese. L’allerta del Comune: mai fornire. dati personali a sconosciuti.

Telefona a un anziano, e spacciandosi per suo figlio lo convince a effettuare due bonifici. Per questo i militari della stazione di Monte San Giusto hanno denunciato per truffa un 26enne, nato in Ucraina ma residente a Battipaglia, in provincia di Salerno.

Le indagini sono partite lo scorso ottobre quando la vittima, un 76enne, residente a Monte San Giusto, aveva sporto denuncia alla stazione dei carabinieri. L’anziano aveva riferito ai militari di aver ricevuto sul proprio telefono cellulare un messaggio, attraverso il quale l’interlocutore, spacciandosi per il figlio, lo aveva convinto a effettuare due bonifici, per la somma complessiva di 1.937 euro, su due distinti conti correnti. L’attività di indagine bancaria sui bonifici e quella telematica, relativa al numero di telefono con il quale era stato contattato l’anziano, hanno permesso di identificare il 26enne ritenuto responsabile della truffa.

Nel frattempo anche sulla pagina Facebook del comune di Monte San Giusto è apparso un post che invita la cittadinanza a tenere alta l’attenzione. "Ci è stato segnalato che alcuni sconosciuti, tramite telefonate, stanno cercando di ottenere numeri di telefono e informazioni sui conti correnti di cittadini di Monte San Giusto – si legge nel post –. Non fornite alcun dato. Nessun dipendente pubblico, e in particolare nessun appartenente alle forze dell’ordine, vi chiederà mai dati bancari o personali per telefono. Cosa fare? Non condividete informazioni sensibili. Diffidate di chiamate sospette. Avvisate parenti e amici, soprattutto le persone più anziane, che potrebbero essere più vulnerabili. In caso di dubbi o segnalazioni, contattate direttamente le forze dell’ordine". Chiara Marinelli