
La famiglia dell’Anthropos con i vertici. di Banca Macerata (foto Calavita)
"Assistere le realtà del territorio è il mestiere della banca locale. Banca Macerata continua nella sua espansione di sostegno col tassello che le mancava, lo sport dei diversamente abili". Ferdinando Cavallini, presidente di Banca Macerata, ha presentato con il dg Toni Guardiani la sponsorizzazione di Anthropos, polisportiva che sul territorio maceratese, anconetano e fermano fa vivere lo sport di chi porta disabilità fisiche, visive e intellettivo-relazionali. Rappresentata dal suo presidente Nelio Piermattei, con sede a Civitanova, Anthropos si muove da 35 anni e partecipa a campionati regionali e nazionali di atletica, bocce, calcio, ciclismo, equitazione, nuoto e pallacanestro. Presentando la sponsorizzazione, Guardiani ha sottolineato che "con questi tipi di collaborazioni si è vicini al nostro territorio e alle sue famiglie. Iniziamo con una sponsorizzazione, ma non è detto che in questa collaborazione non possa esserci qualcosa di più". "Abbiamo diverse discipline, ci muoviamo in 13 comuni della regione. Facciamo fare sport ad oltre 250 ragazzi e ragazze – ha detto il presidente di Anthropos, Nelio Piemattei –, questa con Banca Macerata è per noi una grande opportunità". L’attività sportiva genera infatti notevoli benefici, sia personali e sociali che di salute. L’obiettivo di Anthropos è offrire una vita migliore alle persone diversamente abili; un fine che è sia agonistico che soprattutto ludico. Si allena con Anthropos anche Assunta Legnante, che ieri ha vinto l’argento alle paralimpiadi di Parigi nel lancio del disco. Fausto Morlacco e Leonardo Marchica praticano atletica e ciclismo con Anthropos. Morlacco racconta la sua specialità, il getto di peso e il lancio di disco e giavellotto: "Sono felice, essendo ipovedente, di fare sport – dice –. Anthropos mi ha dato un grande stimolo". Marchica, ciclista con difficoltà nel movimento in seguito a un incidente, aggiunge: "Vincendo gare di ciclismo ho realizzato i sogni della mia vita dopo l’incidente. Non pensavo di poter fare ancora sport, grazie ad Anthropos ce l’ho fatta".
Lorenzo Fava