Viaggio di musica e parole. Nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani. A raccontarla, attraverso lo spettacolo "4/3/1943… Lucio Dalla!" domani alle 21.15 al teatro Don Bosco di Tolentino, è Cesare Bocci. L’attore, voce recitante, accompagnato dal Duo Mercadante - composto da Rocco Debernardis al clarinetto e Leo Binetti al pianoforte - condurrà gli spettatori alla scoperta di un universo lirico e musicale di incomparabile magia, con le sue canzoni uniche, ironiche e al tempo stesso cariche di profonda poesia e umanità. Lo spettacolo è scritto da Federica Debernardis. Biglietti in vendita al botteghino del teatro Don Bosco oggi dalle 18 alle 20 e domani dalle 18. Quest’anno ricorre anche il 50° anniversario della parrocchia Santa Famiglia, e Bocci è molto legato al vicino teatro, scelto per il debutto del suo "Pesce d’aprile".
Bocci, dopo l’omaggio ai Beatles e a Lucio Battisti, sempre con il Duo Mercadante, questa è la volta di Lucio Dalla. Perché?
"Il primo spettacolo è stato sui Beatles. Poi avevamo bisogno di qualcosa che ci rappresentasse e Battisti è la nostra storia musicale, ha accompagnato nascita e fine di amori, ci ha emozionato. Ed è sempre attuale (lo ascolta anche mia figlia). Ora ci siamo detti: "Perché non fare Dalla?!". Si tratta di un omaggio ad un grande artista che non c’è più, ma in realtà è sempre tra di noi. Una personalità molto importante".
In che modo viene raccontato?
"Lo raccontiamo come se avessimo in mano il suo diario, seguendo date e giorni. Un Dalla anche intimo, in cui parla della madre. Noi di solito lo conosciamo scoppiettante, ironico, sopra le righe. Qui si racconta la sua crescita musicale, quello che pensava dell’amore. Uno spettacolo molto coinvolgente. Parole e musica. In molte parti la musica accompagna, in altre è protagonista".
Progetti in cantiere?
"Lunedì inizio a girare una serie di Rai 1, "L’altro ispettore", ambientata a Lucca. Io interpreto un ex operaio che, in seguito a in incidente sul lavoro che gli ha causato una lesione spinale, è finito sulla sedia a rotelle. Una commedia che è anche un’indagine sul mondo del lavoro e sulla sicurezza negli ambienti lavorativi. In contemporanea, per Rai 3, "Magistrati", un nuovo programma di sei puntate che andrà in onda a novembre; un approfondimento su questa professione discussa, un lavoro difficile, perché tiene in mano la libertà delle persone, e indispensabile. Che mette a rischio la propria vita. Parleremo ad esempio di Paolo Guido, sulle tracce per vent’anni del boss Matteo Messina Denaro. A teatro, continueremo a portare in giro per l’Italia Beatles, Battisti e Dalla".